Fira e Confindustria Abruzzo a confronto per trovare soluzioni sul caro energia: "Agire subito per salvare le imprese"
il presidente di Fira Giacomo D’Ignazio ha visitato l’azienda marsicana Fama Plast guidata da Marco Fracassi attuale presidente di Confindustria Abruzzo
Trovare soluzioni assieme alla Regione Abruzzo e al Governo per salvare anche le imprese abruzzesi dal caro energia che rischia di mettere in ginocchio il settore produttivo regionale. È quanto emerso a seguito dell'incontro avuto dal presidente Fira Giacomo D'Ignazio con il presidente di Confindustria Abruzzo Marco Fracassi, proprietario dell'azienda marsicana Fama Plast. Durante la visita, si è parlato del problema dei rincari delle materie prime e dell'energia anche a seguito della guerra fra Russia e Ucraina.
D’Ignazio e Fracassi si sono trovati pienamente d’accordo sull’urgenza di un potenziamento delle misure adottate dal Governo, sia sul piano congiunturale per affrontare gli impatti devastanti del caro-energia, sia su quello strutturale per incrementare la capacità di resistenza del sistema produttivo di tutta l’Italia, a cui occorre dare maggiore stabilità con misure di sostegno di una durata che guardi ad almeno uno o due anni. Nel 2022 i rincari stanno ulteriormente salendo, nonostante i prezzi già altissimi, con il 400% di costi rispetto al febbraio 2021, mentre cresce il numero dei settori costituiti dalle cosiddette aziende energivore, ossia ad altissima intensità energetica che rischiano di bloccare o stanno bloccando temporaneamente la produzione, come le cartiere, le aziende chimiche, quelle che lavorano la ceramica, il vetro e il cemento con problemi anche per l'agricoltura che soffre per questo della mancanza di fertilizzanti.
D'Ignazio ha dichiarato:
“L’Italia oggi sconta decenni di politiche energetiche sbagliate ora non possiamo che affrontare la situazione con misure straordinarie che incidano velocemente sull’oggi delle imprese e lavorare da subito su un progetto di transizione che tolga il nostro Paese da questa situazione di grande dipendenza dall’estero. Anche nella nostra Regione, tutti dobbiamo collaborare per il bene del sistema imprenditoriale abruzzese e per salvaguardare le nostre eccellenze. Anche noi siamo pronti a fare la nostra parte, lavorando affianco della Regione Abruzzo nella formulazione della programmazione regionale, perché siano studiati e messi a disposizione delle imprese tutti gli strumenti e le risorse necessarie per attutire innanzitutto gli effetti dello shock energetico attuale, ma anche per affrontare la problematica con operazioni più a lungo termine”.
Fracassi ha aggiunto:
“Gli effetti di questa situazione preoccupano non poco le imprese abruzzesi visti gli impatti negativi sull’andamento della propria produzione. Le indagini sulla fiducia delle aziende manifatturiere, che il nostro sistema sta facendo, rilevano un rallentamento della crescita e soprattutto attese pessimistiche sulle prospettive economiche. Una situazione partita già prima dello scoppio del conflitto bellico, infatti, già a fine 2021 l’impatto del caro-energia sull’attività economica aveva causato una forte riduzione produttiva dell’industria e gli imprenditori sono oggi sempre più preoccupati”.