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Economia

Torna il fermo pesca anche in Abruzzo, protesta Coldiretti: "È un momento difficile"

Stop al pesce fresco sulle tavole da domani, con il fermo pesca che durerà un mese. Ma c'è chi dice no

Dal 17 agosto torna il fermo pesca. Stop, dunque, al pesce fresco a tavola in tutto l’Adriatico, da San Benedetto del Tronto a Termoli. Lo annuncia Coldiretti Impresapesca, sottolineando che il blocco delle attività durerà nel tratto tra il sud delle Marche, l’Abruzzo e il Molise fino al 16 settembre: “Come lo scorso anno – spiega Coldiretti Impresapesca – in aggiunta ai periodi di fermo fissati i pescherecci dovranno effettuare ulteriori giorni di blocco che vanno da 7 a 17 giorni a seconda della zona di pesca e del tipo di risorsa pescata”.

“Il fermo cade quest’anno in un momento difficile – denuncia l'associazione – poiché il blocco dell’attività va a sommarsi all’aumento drastico della riduzione delle giornate di pesca imposta dalla normativa europea, per le imbarcazioni operanti a strascico. Le giornate di effettiva operatività a mare sono scese per alcuni segmenti di flotta, per i segmenti di maggiore tonnellaggio, a circa 140 all’anno, rendendo non più sostenibile l’attività di pesca considerata anche l’assenza di un efficace sistema di ammortizzatori e di valide politiche di mercato capaci di compensare le interruzioni”.

Per compensare tali drastiche riduzioni, afferma Coldiretti, “il settore avrebbe bisogno di scegliere autonomamente quando operare e quando fermarsi in base alle condizioni di mercato, alle necessità di manutenzione delle barche o alle ferie del personale”. Il risultato – conclude Coldiretti Impresapesca – “è la perdita nello spazio di un trentennio del 33% delle imprese e di 18.000 posti di lavoro, con la flotta ridotta ad appena 12mila unità e con una vetusta età media del naviglio di circa 36 anni”.

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