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Export, Cna lancia l'allarme: "L'Abruzzo procede a passo di lumaca"

Il presidente Savino Saraceni: "Ci sono ancora troppe difficoltà per le piccole imprese". Un incremento tra gennaio e settembre c'è stato rispetto al 2016, ma contenuto: 6.272 milioni di euro contro 6.131

Esportazioni a passo di lumaca. Lo rileva un'indagine realizzata per Cna Abruzzo da Aldo Ronci, secondo cui un incremento tra gennaio e settembre c'è stato rispetto al 2016, ma contenuto: 6.272 milioni di euro contro 6.131. E mentre la crescita sul 2015 era stata di 600 milioni, ora si ferma a 141 sul 2016, un 2,3% lontano dalla media nazionale del 7,3%.

Per il presidente di Cna Abruzzo, Savino Saraceni, si conferma la debolezza del tessuto produttivo abruzzese, dipendente dai grandi insediamenti industriali, la difficoltà delle piccole imprese e la sensazione che le cose non migliorino. L'export verso Paesi Ue cresce di 25 milioni, appena 0,6%, contro un aumento medio nazionale di 6,4%.

Secondo Saraceni, l'agroalimentare potrebbe valorizzare il made in Abruzzo, ma i numeri sono di scarso rilievo. Le risorse pubbliche, sostiene, "che si fatica a mettere a disposizione del sistema produttivo, vanno indirizzate verso il sostegno alle imprese che restano indietro: se le perdiamo per strada arretra tutto il sistema".

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