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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Export in Abruzzo, boom per il farmaceutico nell'Aquilano: il Pescarese tiene nonostante il Covid

La Cna abruzzese ha diffuso i dati relativi ai primi nove mesi del 2020 sul fronte dell'export

Cala drasticamente l'export in Abruzzo, ma grazie all'ottima performance del settore farmaceutico dell'Aquilano, il bilancio complessivo del fatturato viene in parte salvato, anche se la maggior parte dei settori hanno fatto registrare cali importanti. È quanto emerge dal rapporto sull'export abruzzese di Aldo Ronci presentato dalla Cna Abruzzo.

Il fatturato del comparto farmaceutico ha fatto registrare un incremento di 229 milioni di euro, 14 volte superiore alla media nazionale del + 7,6%. Si tratta però di uno dei pochissimi settori con segno positivo nei primi nove mesi del 2020 duramente segnati dalla pandemia e dalle sue restrizioni. In termini assoluti il fatturato nel 2019 ammontava in Abruzzo a 6,487 miliardi di euro, e nel 2020 nello stesso periodo è stato di 5,752 miliardi di euro. Fra i settori più duramente colpiti quello dei mezzi di trasporto, con una caduta di 654 milioni e perdite del 19%. Dati positivi solo per elettronica, cresciuta di 36 milioni e alimentare, cresciuto di 19 milioni.

A livello territoriale, l'Aquilano decolla grazie appunto all'andamento del farmaceutico e risulta l'unica provincia abruzzese con saldo positivo (+244 milioni) mentre crollano i fatturati nel Chietino (-753 milioni) e nel Teramano (-215 milioni). Il Pescarese invece resta sostanzialmente in pari, con una perdita di appena 2 milioni di euro.

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