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Economia

Dragaggio Porto, torna a parlare la Confesercenti

Anche la Confesercenti torna a parlare della questione del mancato dragaggio del Porto di Pescara, denunciando il disinteresse da parte delle forze policihe locali, sia cittadine che regiopnali

La confesercenti provinciale di Pescara interviene ancora una volta in merito alla questione del mancato dragaggio dei fondali del porto di Pescara denunciando il silenzio delle forze politiche cittadine, regionali e nazionali su un'emergenza che ormai si protrae da 14 mesi.

A due mesi dall'affidamento all'Ispra del compito di dirimere il quesito sulle analisi dei sedimenti portuali di Pescara, non c'è ancora nessuna prospettiva in merito alla ripresa dei lavori di dragaggio, spiega confesercenti.

«Mentre le aziende del settore commerciale e turistico vivono una lenta agonia e vengono escluse da ogni forma di indennizzo da parte della Regione» spiega l'associazione, «l'indotto subisce gravi perdite e gli addetti del settore vanno ad ingrossare le fila dei disoccupati. Davanti a questa vera e propria calamità burocratico-politica, stupisce che non ancora sia stato chiesto con forza un incontro con il Governo, nelle persone del Presidente del Consiglio e dei Ministri delle Infrastrutture e dell'Ambiente per cercare di trovare una soluzione».

Per questo l’associazione delle piccole e medie imprese chiede «l'urgente convocazione di tutti i consiglieri regionali e parlamentari affinché possano spiegare alle forze economiche locali qual è stato il loro impegno per la risoluzione di questa vera e propria tragedia».

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