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Ottantacinque dipendenti comunali dovranno lavorare in ufficio per i buoni spesa: insorgono i sindacati

Fp Cgil e Cisl Fp unitamente alla Rsu del Comune di Pescara protestano per la circolare che impone ad 85 dipendenti, a partire da lunedì 6 aprile, di recarsi a palazzo di città per lavorare

I sindacati Fp Cgil e Cisl Fp unitamente alla Rsu del Comune di Pescara attaccano l'amministrazione comunale di Pescara in merito alla decisione, tramite una cicolare interna ai dipendenti, di far tornare a lavorare a palazzo di città nei prossimi giorni, 85 dipendenti.

Si tratta di coloro che faranno parte del team che si occuperà di dare assistenza ai cittadini per le domande riguardanti i buoni spesa alimentari che potranno, lo ricordiamo, essere presentate a partire da lunedì 6 aprile fino a mercoledì 8 aprile. Secondo i sindacati, che hanno scritto al sindaco ed anche al prefetto, si tratta di una decisione che non tutelerebbe la salute e sicurezza dei lavoratori nell'ambito dell'emergenza Coronavirus.

"Le organizzazioni sindacali scriventi nella massima collobarione da sempre mostrata a qualsiasi amministrazione, hanno anche suggerito di evitare la presenza dei lavoratori nella sede comunale attraverso la prosecuzione del lavoro agile già in atto, mediante l’attivazione di più numeri telefonici a disposizione dei cittadini, debitamente messi a ponte con i dipendenti, al fine di conciliare la tutela della sicurezza dei lavoratori, della cittadinanza, di garantire il giusto supporto alle famiglie in difficoltà  e di ottemperare alle disposizione vigenti. "

Se non dovesse essere rimodulata l'organizzazione del lavoro, i sindacati fanno sapere che sono pronti ad adottare tutte le iniziative del caso a tutela dei lavoratori e della collettività.

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