Occupazione, in Abruzzo è tracollo: persi 33mila posti di lavoro in pochi mesi, la regione è la peggiore d'Italia
Impietosa la fotografia scattata dall'economista Aldo Ronci sui dati registrati tra il quarto trimestre 2021 e il secondo del 2022: solo nei primi tre dell'anno in corso i disoccupati sono cresciuti di 14mila unità
“A tale allarmante dato sull’occupazione nel I semestre 2022, si affianca, nello stesso periodo una dinamica dell’impresa che vede l’Abruzzo registrare un incremento percentuale di appena lo 0,12 per cento e posizionarsi al terzultimo posto nella graduatoria delle regioni d’Italia e un andamento dell’export che, con una flessione dello 0,8 per cento, in controtendenza con l’incremento nazionale del 22,5 per cento, segna una battuta d’arresto e posiziona l’Abruzzo al penultimo posto della graduatoria nazionale. La fotografia del sistema economico abruzzese conferma che esso si trova in una situazione di oggettiva difficoltà”, chiosa Ronci. Difficoltà che, sottolinea, è determinata in gran parte dal fatto che l'Abruzzo è fatto per il 96 per cento da piccole e medie imprese che impiegano il 56 per cento degli occupati. “Esse hanno problemi di carattere strutturale e una scarsa propensione all’innovazione e pertanto c’è l’esigenza di escogitare iniziative e reperire risorse capaci di promuovere il miglioramento della competitività”, si legge ancora nella relazione.
Se c'è un settore in cui l'Abruzzo va bene è quello dell'agricoltura che ha fatto registrare una crescita del 17,2 per cento tra fine 2021 e i primi sei mesi del 2022. Un numero di 7 volte pùi alto di quello della media nazionale (2,3 per cento) e che piazza la regione al quinto posto nel Paese. Anche nell'industria le cose vanno bene: l'ocucpazione è cresciuta del 6,6 per cento a fronte di un Paese in cui il settore cala con lo 0,3 per cento di posti in meno. Numeri questi che però non bastano a risanare le sorti del territorio se si pensa che in Abruzzo nelle costruzioni di posti si lavoro se n'è perso il 16,3 per cento a fronte di un aumento del Paese dell'8,9 per cento, con commercio-alberghi e ristoranti che registrano una flessione del 12 per cento a fronte del più 2,5 per cento del Paese, e gli altri servizi dove il calo è del 9,6 per cento contro il più 0,7 per cento italiano. Comparti, gli ultimi due, in cui l'Abruzzo è ultimo in classifica.
Il tasso di occupazione in Abruzzo nel quarto trimestre 2021 è stato del 61,8 per cento, valore superiore al tasso nazionale del 59,5 per cento, ma nel secondo trimestre 2022 il tasso abruzzese subisce una flessione e si attesta al 58 per cento, dato quest’ultimo inferiore a quello nazionale del 60,5 per cento. Per l’Abruzzo si passa da uno spread positivo di 2.7 punti percentuali nel quarto trimestre 2021 ad uno spread negativo di 2,5 punti percentuali nel secondo trimestre 2022.
Il tasso di disoccupazione, in Abruzzo, nel IV trimestre 2021, è stato dell’8,3 per cento dato inferiore a quello italiano che ha segnato i’8,9 per cento. Nel II trimestre 2022 il tasso di disoccupazione abruzzese registra un incremento e arriva all’11,3% valore quest’ultimo superiore a quello italiano dell’8,1 per cento. Per l’Abruzzo si passa da uno spread positivo di 0,6 punti percentuali nel IV trimestre 2021 ad uno spread negativo di 3,2 per cento punti percentuali nel secondo trimestre 2022.