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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

D'Aquino: "Al Fla 2022 un contributo quasi dimezzato rispetto al 2021"

Il presidente del Fla approva il documento della Confcommercio per rilanciare commercio e turismo ma lancia l'allarme per la prossima edizione

Vincenzo D’Aquino, direttore del Fla - Festival di Libri e Altrecose, plaude a “La Pescara che vogliamo”, il documento presentato da Confcommercio per rilanciare il commercio e il turismo cittadino, con particolare riferimento alle proposte relative alla cultura. Queste le parole di D'Aquino: «Comprendo perfettamente le grandi difficoltà che stanno vivendo tutte le attività commerciali: la pandemia da Covid-19 prima e la guerra in Ucraina poi, nate come gigantesche emergenze sanitarie ed umanitarie, sono rapidamente diventate anche emergenze economiche e sociali. Condivido la visione e l’approccio della Confcommercio Pescara: le soluzioni a questa ennesima crisi possono essere trovate soltanto con azioni che puntino a irrobustire la sinergia fra pubblico e privato, valorizzando quegli eventi e quelle progettualità culturali che si sono già dimostrate capaci di rafforzare il tessuto economico cittadino, anche mediante iniziative sempre più diffuse e capillari».

E non è tutto: «Negli ultimi anni - ricorda D'Aquino - il Fla ha già cominciato a percorrere proprio questa strada, in accordo con le associazioni di categoria: l’iniziativa “Libri su Tela”, ad esempio, realizzata in collaborazione con Endas Abruzzo e Pro Loco Pescara Aternum, ha trasformato le vie dello shopping in un vero e proprio museo a cielo aperto, con decine di pittori che hanno colorato di cultura e letteratura le loro tele, promuovendo nuove forme di intrattenimento e di diffusione dell’arte e della cultura e dando nuovo slancio al commercio cittadino».

Infine D'Aquino annuncia: «Ho immediatamente preso contatto con la Confcommercio per cominciare a ragionare insieme, fin da adesso, sulle iniziative da costruire per la prossima edizione del Fla, che si svolgerà dal 10 al 13 di novembre. Purtroppo, proprio nell’anno in cui Pescara è stata tra le città che si sono contese la possibilità di diventare Capitale del Libro e il Festival si appresta a festeggiare l’importante traguardo della sua ventesima edizione, dovremo fare i conti con la decisione dell’amministrazione comunale di destinare alla manifestazione un contributo in bilancio quasi dimezzato rispetto al 2021. La strada è tutta in salita, ma serve che ciascuno faccia la propria parte, e noi faremo la nostra».

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