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Crisi, imprenditori di Città Sant'Angelo pronti allo sciopero della fame

Crisi economica e credito stanno mettendo in ginocchio gli imprenditori di Città Sant'Angelo, che ora sono pronti a proteste eclatanti, arrivando anche allo sciopero della fame. "Non chiediamo l'elemosina"

Alcuni imprenditori del turismo di Città Sant'Angelo sono pronti a proteste eclatanti, arrivando fino allo sciopero della fame, a causa della crisi economica.

In particolare, il problema principale è quello del credito. Chiediamo semplicemente di essere invitati a un tavolo di concertazione per proporre una serie di misure che possano rendere meno duro il momento di crisi che stiamo attraversando”, aggiunge Trivellone.
Non chiediamo l’elemosina, ci mancherebbe, vogliamo semplicemente tutelare l’occupazione delle nostre attività e non essere costretti a licenziare ancora” fanno sapere gli imprenditori che hanno aderito alla protesta, ovvero Hotel Nacalua,  Hotel “Miramare”, il “Poggio del Sole Country house”, l’ “Ekk hotel”, l’hotel “Amico”, l’hotel “Torre del Moro” e il ristorante “Il melograno".

Qualche settimana fa gli imprenditori hanno chiesto di incontrare il Prefetto, senza avere risposta.

"Di questo passo, entro il 2012 molti di noi saranno costretti a chiudere e il territorio perderà ulteriormente posti di lavoro. Vogliamo evitare questo, ma abbiamo bisogno di regole più elastiche nella concessione del credito, per investire nelle nostre strutture”, spiega il portavoce Trivellone.

"Entro dieci giorni scenderemo in piazza, incatenandoci sotto la prefettura e sotto la regione per chiedere un incontro ai vertici delle Istituzioni, iniziando uno sciopero della fame che si protrarr sino alle estreme conseguenze nel caso in cui non fossimo ricevuti”, conclude Trivellone.

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