rotate-mobile
Economia

Agricoltura in ginocchio, la Cia ai candidati: "Tante imprese a rischio chiusura, bisogna intervenire subito"

Quattro le emergenze che rischiano di dare il colpo di grazia all'economia territoriale, denuncia la confederazione, per cui si chiede ai futuri eletti sostegno davanti al governo: per il problema cinghiali chiesto un commissario

Un incontro tra i rappresentanti della Cia Abruzzo e i candidati a camera e senato per chiedere loro di farsi portatori delle richieste della Confederazione italiana agricoltori delle loro richieste utili ad intervenire sulle quattro emergenze che, sottolinea il presidente Nicola Sichetti, hanno messo in ginocchio l'agricoltura e che potrebbero determinare, denuncia, la chiusura di molte aziende, con pesanti conseguenze sull'economia e le tante famiglie che da esse dipendono.

Queste le quattro emergenze su cui si chiedono interventi immediati: l'emergenza energetica e dunque caro bollette, l'emergenza idrica e la conseguente siccità, l'emergenza cinghiali che costa letteralmente caro agli agricoltori e, in ultimo non per importanza, l'emergenza manodopera.

Per quanto riguarda l'emergenza energetica la Cia chiede l'introduzione del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo e autorizzazione delle imprese agricole a immettere in rete energia elettrica prodotta con il fotovoltaico oltre i propri livelli annui di autoconsumo. La misura deve comprendere anche il gasolio utile al riscaldamento delle colture in serra e non sia limitata solamente a quello per autotrazione. Per l'emergenza idrica si chiede invece l'esonero dei contributi previdenziali e credito agevolato per imprese agricole dei territori in Stato di emergenza per la siccità e ristrutturazione immediata della rete di canali e della rete idro-potabile. Quindi l'emergenza cinghiali per cui si chiede la nomina di un commissario straordinario per la gestione della fauna selvatica presso Palazzo Chigi con pieni poteri e coordinamento di una cabina di regia regionale. Infine l'emergenza manodopera agricola per cui la confederazione chiede semplificazione e maggiore flessibilità degli strumenti per il suo reperimento anche attraverso innovazione digitale.

Per la confederazione la pandemia prima e la guerra successivamente, hanno riacceso i riflettori sulle fragilità causate da una globalizzazione non governata e con regole poco condivise. “Condizioni sempre più insostenibili espongono le imprese a rischio chiusura, il potere di acquisto delle famiglie si erode pesantemente, le fasce deboli della popolazione non vedono via di uscita dalle difficoltà e le aree interne arretrano ulteriormente. Auspichiamo di mantenere un rapporto di confronto con la politica anche in futuro”, sottolinea Sichetti.

I candidati presenti all'incontro tenutosi al museo delle Genti d'Abruzzo cui è stato chiesto di assumersi l'impegno di farsi portatori delle richieste del territorio sono: Daniela Torto (Movimento 5 Stelle), Michele Fina (Partito Democratico), Guerino Testa (Fratelli d’Italia), Antonio Zennaro (Lega) e Camillo D’Alessandro (Terzo polo Azione-Italia Viva).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Agricoltura in ginocchio, la Cia ai candidati: "Tante imprese a rischio chiusura, bisogna intervenire subito"

IlPescara è in caricamento