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Credito imprese, Confartigianato lancia l'allarme: Pescara è quella che sta peggio

L'Abruzzo figura tra le ultime regioni per l'erogazione dei prestiti. La provincia che ha risentito maggiormente della stretta è stata Pescara (-9,5%), seguita da Teramo (-8,3%), L'Aquila (-6,6%) e Chieti (-6,5%)

Abruzzo tra le ultime regioni per flessione del credito erogato alle imprese artigiane. L'allarme è della Confartigianato Abruzzo secondo cui nel 2012 il credito concesso alla imprese è stato di 15.718,5 milioni di euro (-3,6%), di cui 1.173,9 milioni di euro (-7,7%) per il settore artigiano.

La provincia che ha risentito maggiormente della stretta è stata Pescara (-9,5%), seguita da Teramo (-8,3%), L'Aquila (-6,6%) e Chieti (-6,5%). I dati - dice Confartigianato Abruzzo - sono particolarmente critici per le piccole imprese, quelle con meno di 20 dipendenti, che registrano da un lato una contrazione maggiore e dall'altro un costo del denaro più alto: a marzo del 2013 il tasso del credito a breve termine era del 9,56%, mentre quello applicato ad imprese medio-grandi, con più di 20 dipendenti, del 7,23%, con un differenziale del 2,33%.

Dal rapporto emerge inoltre che, da dicembre 2010 a marzo 2013, i tassi per le piccole imprese sono cresciuti dell'1,63%, mentre il tasso ufficiale di riferimento, nello stesso periodo, è passato dall'1% allo 0,50%.

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