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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Covid, Coldiretti: "La riapertura salva gli agriturismi abruzzesi"

Maiezza (Terranostra): "Per ora, però, ci aspetta un triste 25 aprile che non sarà caratterizzato dalle tradizionali uscite fuori porta: le prenotazioni per il pernottamento sono praticamente inesistenti"

Coldiretti ha effettuato un’analisi sugli effetti delle nuove regole per le aperture che scatteranno il 26 aprile. Secondo quanto emerge dallo studio dell'associazione, la riapertura di bar e ristoranti per il servizio al tavolo riguarda solo poco più di 1 locale su 2 che può contare su spazi all’aperto, ma la percentuale sale al 100% nel caso degli agriturismi abruzzesi che hanno a disposizione ampie aree. 

Permettere la ripartenza dei ristoranti a pranzo e cena per chi ha spazio esterno permette però di recuperare – stima Coldiretti – in media circa il 15% del totale del fatturato dei servizi di ristorazione presenti in regione con i posti all'aperto dei ristoratori che sono, infatti, molti meno rispetto a quelli al coperto. La possibilità di riaprire le attività di ristorazione sfruttando gli spazi all’aperto – precisa la Coldiretti – salva i 397 agriturismi con ristorazione dei 575 agriturismi abruzzesi che possono contare su ampie aree all’esterno per assicurare il necessario distanziamento a tavola. Non va dimenticato che, per alcune strutture abruzzesi, ci sono state perdite anche del 100%.

“L’agriturismo svolge un ruolo centrale in questo periodo storico – dice Gabriele Maiezza, presidente di Terranostra Abruzzo, che riunisce gli agriturismi di Coldiretti – sulle vacanze post Covid inciderà in modo determinante il turismo di prossimità nelle campagne italiane, le uniche che riescono a garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento. Per ora, però, ci aspetta un triste 25 aprile che non sarà caratterizzato dalle tradizionali uscite fuori porta: le prenotazioni per il pernottamento sono praticamente inesistenti. Per favorire quindi, nel prossimo periodo estivo, la presenza di vacanzieri stranieri che hanno un’alta capacità di spesa, auspichiamo l’arrivo del passaporto vaccinale Ue in quanto l’Abruzzo è dipendente, come lo sono molte altre regioni italiane, dai turisti provenienti da altri Paesi che incidono su alloggio, alimentazione, divertimenti, shopping e souvenir.

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