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Covid-19, le Apl Cna chiedono aiuti alle imprese che ospitano tirocinanti

Attualmente in Abruzzo i tirocini sono stati sospesi a partire dall’11 marzo scorso fino al 3 maggio prossimo, e comunque fino alla definitiva sospensione delle misure emergenziali e restrittive adottate dal Governo

Covid-19, le Apl (Agenzie per il lavoro) di Cna Abruzzo chiedono aiuti alle imprese che ospitano tirocinanti, circa 10mila nella nostra regione. Ecco cosa spiega il responsabile della struttura di Pescara, Massimo Renzetti:

«Attualmente in Abruzzo i tirocini sono stati sospesi a partire dall’11 marzo scorso fino al 3 maggio prossimo, e comunque fino alla definitiva sospensione delle misure emergenziali e restrittive adottate dal Governo. Allo stato attuale nessun tirocinante percepisce alcuna indennità, se non quella di marzo 2020 per i primi 11 giorni lavorati, riproporzionata rispetto ai 600 euro standard di indennità».

Le Apl della Cna propongono di:

  • prevedere anche per i tirocinanti forme minime di ammortizzatori sociali
  • dare un contributo alle aziende che li utilizzano
  • stabilire un bonus per il tutoraggio aziendale
  • considerare l'eventualità di estendere la platea dei partecipanti anche ai professionisti abilitati 

Aggiunge il presidente regionale della Cna, Savino Saraceni: 

«È una platea vasta e variegata, che dal 2012 ad oggi è cresciuta in modo esponenziale ed è composta da lavoratori in cerca di ricollocazione nel sistema produttivo e da giovani, spesso forniti di elevati titoli di studio. L’Anpal ha calcolato che in Italia, nel triennio 2014-2017, il numero di tirocini attivati sia stato di 1.263.000: dunque una partita importante per il nostro mondo, dove in assenza di misure specifiche si corre il rischio che alla ripresa siano tante la aziende a interrompere i tirocini con una semplice comunicazione».

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