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Coronavirus, avvocato pescarese: "Commercianti e piccoli negozi rischiano il tracollo"

L'avvocato pescarese Salvatore Acerbo sottolinea come, al termine dell'emergenza sanitaria, tantissimi piccoli commercianti e negozi dovranno affrontare problemi per i pagamenti dei fornitori, fidi e prestiti

L'avvocato pescarese Salvatore Acerbo lancia l'allarme relativo alla situazione di migliaia di commercianti, piccoli imprenditori e negozi pescaresi ed abruzzesi che, alla fine dell'emergenza sanitaria del Coronavirus, rischiano di essere messi in ginocchio dai pagamenti di canoni, mutui, fidi e dei fornitori.

Il legale, infatti, evidenzia come se nell'immediato è tutto fermo perchè i tribunali sono chiusi, quando si ripartirà la situazione rischia di diventare drammatica per un'esplosione di contenziosi, con molte persone che rischiano di non poter riaprire non avendo liquidità per far fronte alle proprie obbligazioni.

"Aziende medie e grandi possono ammortizzare in maniera diversama se pensiamo ad un negozio di abbigliamento, che in un territorio come quello di Pescara era già prima in grande difficoltà, in questo momento è davvero in ginocchio"

Secondo il legale, serve un provvedimento governativo che consenta la dilazione non solo delle tasse ma anche dei pagamenti delle forniture per le piccole aziende e negozianti. Anche sul fronte delle banche, per ora è tutto fermo e si augura che non facciano in seguito le revoche degli affidamenti, in quanto l'attuale decreto riguarda solo i mutui per le prime case, e non i fidi.

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