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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Contributo di bonifica per il 2018, gli agricoltori: “No all’aumento del 40%”

Una delegazione di agricoltori si è riunita sotto il Palazzo della Regione Abruzzo in viale Bovio per chiedere di evitare l’applicazione dell'aumento del 40%. Presenti alla manifestazione anche alcuni esponenti del M5S

Una delegazione di agricoltori si è riunita sotto il Palazzo della Regione Abruzzo in viale Bovio, con loro il consigliere regionale Domenico Pettinari (M5S) che, accompagnato dal deputato Gianluca Vacca e dal candidato Sindaco per il M5S alle prossime amministrative di Cepagatti Daniele Fiucci, ha dato voce alle loro richieste tramite la presentazione della proposta di legge regionale volta a evitare l’applicazione dell’aumento del 40% del contributo di bonifica per l’anno 2018, per le aziende agricole del Consorzio di bonifica centro – Bacino Saline – Pescara – Alento – Foro, sancito con le Delibere Commissariali n. 251 e n 252 del 22 novembre 2017″.

“Secondo le Delibere – si legge in una nota – l’aumento si è reso necessario a seguito della mancata utilizzazione piena da parte del Consorzio degli introiti derivanti dalla gestione dei rifiuti liquidi per conto terzi. Un aumento che però va a incidere su quelle aziende già pesantemente colpite dalla grave recessione economica che si è abbattuta sull’Europa negli ultimi anni e dagli ultimi eventi atmosferici straordinari che si sono verificati in regione, con gravi danni al settore. Nella legge si specifica che si riconosca un contributo straordinario per l’anno 2018 al Consorzio di euro 700.000, a copertura dei costi di gestione, manutenzione e custodia delle opere e degli impianti di bonifica e di gestione del Consorzio stesso, con il fine di rendere nullo l’aumento. Visto che crediamo che questo provvedimento vada concretizzato con un atto esecutivo e non con un documento di intenti, e visti i tempi stretti per gli agricoltori che devono pagare queste cartelle, abbiamo depositato la legge, di cui chiediamo immediata approvazione”.

Contestualmente al riconoscimento del contributo straordinario, con questa legge si chiede al Consorzio di adottare, nel corso dell’anno, quelle iniziative opportune per riuscire da un lato a recuperare la morosità derivante dal mancato pagamento dei canoni da parte dell’utenza consorziata, riferita anche a più anni e per diversi milioni di euro, e dall’altro lato contrastare e/o regolarizzare i numerosi allacci abusivi.

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