Confcommercio plaude la riapertura delle discoteche: "Ora però orari di chiusura concordati per tutti i comuni dell'area metropolitana"
A parlare è il presidente della Confcommercio Pescara Riccardo Padovano assieme al rappresentante della Sils (Sindacato Italiano Lavoratori Spettacolo) Claudio Corna
Una bella notizia la ripartenza delle discoteche e sale da ballo con capienza al 50%. Così il presidente della Confcommercio Riccardo Padovano e il rappresentante della Sils (Sindacato Italiano Lavoratori Spettacolo) Claudio Corna hanno commentato la decisione del Governo di concedere la riapertura da lunedì 11 ottobre dei locali di intrattenimento che fino ad oggi erano ancora rimasti chiusi a causa del Covid. Il decreto arriva in un momento particolare sottolinea Padovano, ma ora è necessario che i sindaci dell’area metropolitana e cioè Pescara, Montesilvano, Spoltore e San Giovanni Teatino attivino una Ordinanza con un orario comune per tutte le città affinché non si crei confusione:
"È inutile girarci attorno perché l’orario dovrà essere quello pre pandemia e che era stato condiviso dalle associazioni e anche dal Sindacato Lavoratori dello Spettacolo il cui portavoce è Claudio Corna che è al nostro fianco. Dopo quasi due anni di chiusure è arrivato il momento di tornare a ballare nelle sale perché la musica è vita e aiuta a superare questo periodo di depressione per via della pandemia. Come ha detto il presidente del consiglio Draghi che la pandemia sta per finire. A tal proposito lunedì pomeriggio avremo un incontro operativo con i gestori delle discoteche e i rappresentanti dei lavoratori per fare un ragionamento per come organizzare gli ingressi, censire chi entra e controllare all’interno il rispetto delle norme. Un lavoro fatto come balneatori dalla Sib e che potrà essere riproposto in questa occasione. È l’inizio di una ripartenza e ci auguriamo che con la campagna vaccinale completa la ripresa sarà quella che ci aspettiamo per far ripartire un settore in ginocchio dopo 18 mesi di stop”.
Inizialmente le discoteche avrebbero dovuto riaprire con capienza massima al 35% ma si è deciso, valutando anche il quadro epidemiologico, per un incremento della capienza massima al chiuso fino al 50%.