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Economia

La richiesta di Confcommercio Pescara: "Esenzione dalla Tari nel 2021 per le attività costrette alla chiusura"

ll presidente Padovano sottolinea come la richiesta sarà avanzata nei prossimi giorni a tutti i Comuni della provincia di Pescara

Stop alla Tari, la tassa sui rifiuti per il 2021, per tutte quelle imprese costrette alla chiusura a causa del Covid e per quelle che hanno deciso di rimanere chiuse o hanno subito notevoli cali di fatturato. La richiesta arriva dal presidente di Confcommercio Pescara Padovano, che inoltrerà nei prossimi giorni un'apposita richiesta a tutti i Comuni del Pescarese, per arrivare ad una sospensione importante in questo periodo di crisi e chiusure, chiedendo anche livello di tassazione più coerenti e giusti in quanto la quantità di rifiuti prodotta dalle attività è notevolmente diminuita a causa delle chiusure, e dunque anche i pagamenti dovrebbero essere notevolmente ridotti o azzerati.

Invece sono ancora vive tutte le profonde criticità che da sempre contraddistinguono la Tari:  tariffe molto lontane dalla reale produzione di rifiuti e arbitraria ripartizione dei costi tra utenze domestiche e non domestiche e tra componente fissa e variabile della tassa. Anche il nuovo metodo di calcolo elaborato dall'Arera - l'Autorità che ha acquisito competenze in campo di regolamentazione dei rifiuti urbani - non sembra al momento aver inciso come ci saremmo aspettati.

Le imprese, sottolinea il presidente, pagano ancora costi elevati a causa delle inefficienze strutturali dei territori e del sistema Paese. A Pescara per esempio un ristorante paga poco meno di 20 euro a metro quadro, mentre bar, ortofrutta e pescherie pagano circa 16 euro a metro quadro.

Praticamente un ristorante di 200 mq paga 4.000 euro l’anno per la raccolta rifiuti, un costo assolutamente insostenibile. Teniamo presente che laddove esiste già la pesatura puntuale dei rifiuti, mediante codice a barre personalizzati, è risultato che la produzione di rifiuti da parte delle imprese è nettamente inferiore alla presunzione posta alla base per il calcolo della Tari con il metodo a metro quadro

Questi costi, ribadisce Padovano, sono insostenibili nella situazione attuale e quindi per chi ha dovuto chiudere occorre una sospensione per l'anno 2021 mentre per chi è rimasto aperto ma ha avuto un forte calo di fatturato, va considerata una notevole riduzione per l'imposta.

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