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Economia

Tengono le vendite natalizie, ma per il commercio la data ravvicinata dei saldi resta un problema: ci mancava il "Boxing day"

A fare il punto con IlPescara sono Confesercenti, Confartigianato e Confcommercio: posizioni simili, sebbene con qualche divergenza, ma nel complesso il periodo delle feste ha tenuto botta alla crisi, sui saldi e le nuove tradizioni anglosassioni però i dubbi restano

Un bilancio più definito lo si farà tra qualche giorno, ma nel frattempo Confesercenti, Confartigianato e Confesercenti tracciano per IlPescara un primo bilancio delle vendite natalizie anticipano alcune aspettative sui saldi che prenderanno il via il 5 gennaio.

Un boom non c'è stato e il mese di dicembre non è iniziato benissimo, ma con l'avvicinarsi delle festività, confermano la presidente di Confesercenti Pescara Marina Dolci, il direttore Confartigianato Pescara Fabrizio Vianale e la vicepresidente di Terziario donna Confcommercio Vincenzina De Sanctis, hanno fatto affluire molta gente in centro portando le vendite ai livelli del Natale scorso con qualcuno che ha registrato anche performance migliori del passato. A continuare a non piacere e restare un problema però, per tutti, è la data dei saldi. A Pescara inizieranno il 5 gennaio e l'essere così vicini alle festività spinge tanti, ancor più in un momento così difficile, ad aspettare per comprare. A questo problema se ne aggiunge un altro su cui il punto lo fa Dolci e cioè il fatto che con la recrudescenza covid in Oriente molta merce di grandi brand non arriva: sono rimasti vuoti gli scaffali, insoddisfatti gli acquirenti e a bocca asciutta i commercianti. Problemi, quelli del caro bollette e delle merci, di portata nazionale ovviamente, ma che hanno pesanti ricadute sulle realtà locali. 

Segnali positivi le festività li hanno comunque portati secondo De Sanctis.  “Dicembre era iniziato in sordina, si è ripreso e in prossimità del Natale e del Capodanno c'è stato un bel flusso di persone. Si è tornati a lavorare e a mio parere fondamentalmente non ci si può lamentare. Sono arrivate anche tante persone da fuori – fa sapere -. Dagli accenti pugliesi a quelli romani passando per quelli dell'interno del nostro Abruzzo c'è stato movimento. Nei due-tre giorni che hanno preceduto il Natale sono venuti in tanti e così è stato anche a Capodanno. Ora vediamo questo fine settimana lungo della Befana con l'avvio dei saldi. Speriamo risultino altrettanto buoni”. Se c'è un problema, aggiunge, è quello dei parcheggi che “in una città che si conferma attrattiva in questo periodo sono sempre insufficienti”.

Un buon ruolo nel fine anno lo hanno sicuramente avuto anche i due grandi eventi del 31 dicembre e del primo gennaio con il concerto di Loredana Berté che in piazza Salotto ha portato circa 15mila persone.

“Considerando il periodo storico il fatto che le vendite si siano mantenute in linea con l'anno scorso è tutto sommato una buona notizia per le persone e per i commercianti – dichiara Vianale -. Ho sentito alcuni di questi ultimi che hanno attività sia in centro che in altre zone della città, soprattutto commercianti di abbigliamento e calzature: i livelli delle vendite in linea di massima sono stati come quelli del 2021 con qualcuno che ha fatto anche qualcosina in più". Quello dei saldi però è un problema, conferma, anche perché di fatto, precisa Vianale, con il black friday iniziano già e parliamo di fine novembre. 

Un aspetto questo rimarcato da Dolci che sebbene spieghi come un bilancio reale lo si farà solo nei primi giorni dall'avvio ufficiale degli sconti, sottolinea come il black friday segni ormai uno spartiacque dando di fatto il via a saldi ben più che anticipati. Il tutto senza dimenticare che, fa sapere, quest'anno a Pescara è arrivata anche la tradizione anglosassone del “Boxing day” ovvero il giorno dei super sconti che si tiene il giorno di Santo Stefano e cioè il 26 dicembre. Una nuova tradizione per Pescara che qualcuno, fa sapere, ha inaugurato.

“L'andamento è stato tranquillo senza, picchi di lavoro e nel complesso buono. Anche se c'è stata tantissima gente e Pescara è stata pienissima, la crisi c'è e tutti spendono poco. Speriamo che con i saldi si recuperi qualcosa e che chi non ha comprato prima lo faccia adesso. Bisognerà vedere qual è l'umore dei clienti e come va con il caro bollette: la paura c'è e si tende a risparmiare. Inoltre – ribadisce la presidente Confesercenti – paghiamo lo scotto della mancanza della merce soprattutto dei grandi marchi che, a causa della recrudescenza covid in Oriente, non arrivano. Parlo soprattutto della Cina: questo è un problema nazionale”.

L'occasione per Dolci per sottolineare come vada avanti la battaglia per far sì che i saldi tornino a farsi in date più consone e cioè lontane dalle festività dato che, come ha denunciato la Fismo Confesercenti (Federazione italiana settore moda) “purtroppo” la stagione degli sconti che nelle varie città prenderà il via tra il 2 e il 5 gennaio, “rischia di essere diluita dalla valanga di pre-saldi e di promozioni iniziate già a Santo Stefano” riferendosi proprio a quei “Boxing day” di tradizione anglosassone. “Come Confesercenti – ribadisce Dolci – chiediamo e lo si sta facendo a livello nazionale, una regolamentazione a dei periodi degli sconti e che sia controllata. Si deve far sì che si segua un'unica strada: senza una regolamentazione perdiamo tutti”.

A sollevare il tema anche Vianale che ribadisce come con l'arrivo del black friday in realtà le persone iniziano a comprare in saldo già a novembre e questa, aggiunge “è una problematica che favorisce soprattutto la grande distribuzione. Tenendo la merce sempre in promozione si abbassano tantissimo i margini e il commercio tradizionale va in sofferenza. I saldi andrebbero posticipati esattamente come andrebbe fatto in estate riportando tutto al cosiddetto fine stagione”.

Anche per De Santis la stagione degli sconti è troppo anticipataria e la cosa ideale sarebbe tornare a fare i saldi a fine febbraio, “ma quando non puoi decidere a livello territoriale ti devi adeguare o ci si metterebbe in una situazione controproducente e anti commerciale”.

Insomma le festività natalizie hanno superato la prova per chi più e per chi meno, ma tra sconti troppo ravvicinati e i problemi legati al caro-bollette si dovrà vedere come la stagione invernale si concluderà. L'auspicio della vicepresidente terziario Donna della Confcommercio è che si confermi quanto si vocifera a livello nazionale e cioè che ci sarà un abbassamento del 20 per cento sulle bollette per chi ha il prezzo fisso. Per il resto sul potenziale di Pescara resta ottimista. “E' una città attrattiva e lo conferma. Abbiamo ancora un centro commerciale pieno di negozi e dobbiamo sperare che resti così”.


 

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