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Chiarolla (Ascom) replica a Cremonese: "Non sono 'una commerciante', ne rappresento tanti: deve dimettersi"

Grave per la presidente della sezione pescarese dell'associazione di categoria aver saputo dai giornali che la Notte Bianca del 2 luglio non si sarebbe tenuta: "Dovevano essere addirittura due, siamo trattati come gli ultimi della strada"

“Non sono una signora o 'una commerciante', io sono la presidente di Pescara e provincia dell'Ascom Abruzzo che ha come presidente regionale Angelo Allegrino. L'assessore al commercio Alfredo Cremonese lo dovrebbe sapere visto che mi convoca sempre insieme alle altre associazioni. Non lo dico per dire che sono qualcuno, ma solo per far capire che quando parlo non lo faccio da commerciante: ho una carica e questo vuol dire che dietro di me ci sono altri commercianti. Forse non sa che l'Ascom è una delle associazioni che in Abruzzo conta il maggior numero di iscritti. Non capisco perché voglia sminuire: è una questione di educazione e in questo caso non si è comprato educatamente nei miei confronti. Tutto quello che dice poi non rispecchia il vero: per me non è in grado di fare l'assessore al commercio, parlo di questo settore specifico, e deve dimettersi”. Olivia Chiarolla, presidente Ascom Pescara, replica duramente a l'assessore comunale dopo quanto dichiarato a IlPescara in un'intervista affermando, dopo gli attacchi ricevuti dall'opposizione e dalla categoria per la mancata notte dei saldi che si sarebbe dovuta svolgere domani, che “le lamentele sono arrivate solo da una singola commerciante che è anche esponente di un'associazione di categoria cittadina: il resto dei commercianti e delle associazioni non si è unito alle polemiche”. 

Per Chiarolla dunque a livello personale quelle parole sono state una caduta di stile, ma a livello generale il problema resta: per la presidente Ascom in questi due anni di assessorato Cremonese non si è dimostrato all'altezza per quanto riguarda il commercio e il grande cartellone apparso oggi all'mbocco di corso Umberto questa mattina con cui un noto centro commerciale invita tutti ad andare a fare acquisti, rappresenta l'ennesimo smacco a chi il commercio lo fa in centro. Ancor più grave, aggiunge, che sia stato piazzato nella via principale del centro il giorno prima dell'avvio dei saldi. "Abbiamo già interessato l'assessore per la rimozione e da quel che so se ne sta interessando", chiosa. La rimozione, in effeti, c'è stata ed è proprio l'assessore Cremonese a comunicarlo sulla sua pagina facebook facendo sapere di aver chiesto spiegazioni al dirigente che aveva dato le autorizzazioni che sono state prontamente revocate. "Queste cose non possono accadere e io sono molto arrabbiata - prosegue Chiarolla -. Che ci sono i problemi è vero, c'è stata la pandemia, c'è la crisi, ma noi ci siamo corciati le maniche e abbiamo riaperto. Sappiamo che c'è l'online – replica lì dove Cremonese ha affermato che la pandemia ha spinto molto verso questa scelta – e molti di noi si sono attrezzati, ma lui deve sostenerci non dirci cosa dobbiamo fare”.

Quindi la notte dei saldi che si sarebbe dovuta tenere domani e che invece non si farà più. “Lo abbiamo saputo dai giornali – lamenta -. Il 16 giugno c'era stata la riunione ed è vero c'erano state delle perplessità. Le abbiamo analizzate e abbiamo deciso tutti, compreso l'assessore, che il 2 giugno si sarebbe fatta e che ce ne sarebbe stata anche un'altra per incentivare il commercio, quindi le Notti Bianche dovevano essere due. Ha detto che ci avrebbe fatto sapere quanti fondi riusciva ad ottenere per fare qualche microevento. Poi non ci ha fatto sapere nulla. Ci si dice sempre che i fondi non ci sono per il pre-dissesto e anche di contribuire economicamente e lo potremmo anche fare, ma se poi dobbiamo leggere le cose sul giornale allora non va bene. Soluzioni le abbiamo anche proposte come ad esempio rivolgersi ai privati per sovvenzionare iniziative, ma qui invece di creare iniziative a favore del commercio, queste ci vengono tolte. Siamo trattati come gli ultimi della strada”. La Chiarolla dunque non fa nessun passo indietro e seppur sottolinea come l'associazione si sia sempre dimostrata collaborativa, per lei l'assessore Cremonese dovrebbe lasciare la delega al commercio.


 

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