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Economia

Codici attacca l'Eni: "Non manda le bollette del gas e ora pretende tutte le somme"

Codici Abruzzo interviene sulla questione delle richieste di bollette arretrate del gas da parte di Eni senza che però siano mai state inviate agli utenti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Spesso accade che le Società che vendono gas ed energia elettrica non inviano le bollette per l’addebito dei consumi ai propri clienti per periodi che raggiungono anche diversi anni, creando un accumulo di consumo che dopo molto tempo viene conguagliato in un’unica bolletta, in modo da far lievitare notevolmente la cifra da pagare. Cifre per diverse migliaia di euro, tali da mettere a serio rischio la stabilità economica delle famiglie che non dispongono delle risorse necessarie per estinguere il debito. Ne è un chiaro esempio la Società ENI S.p.A., che dopo aver sottoscritto regolarmente un contratto per la fornitura di gas o energia elettrica con il cliente, spesso non invia le fatture, arrivando a cumulare periodi di consumo riferiti a diversi anni con cifre consistenti da dover pagare nel giro di qualche mese, perché l’ENI S.p.A. non concede dilaziona menti maggiori.
È la storia capitata al Sig. D.G. di Pescara che dopo aver attivato, nel mese di maggio 2005, la propria fornitura gas con la Società ENI S.p.A., la stessa ha iniziato a non inviare con regolarità le fatture a casa dell’utente. In seguito, il Sig. D.G. si è visto inviare dall’ENI S.p.A. una bolletta con la quale la stessa conguagliava il periodo di blocco della fatturazione per diversi mesi, con un importo di quasi 3410,69 euro. Il Sig. D.G. a questo punto, non avendo la disponibilità economica a poter pagare in un’unica soluzione la somma, contattava subito il servizio call center dell’ENI S.p.A. per chiedere una rateizzazione, ma si sentiva rispondere che oltre 4 rate mensili non si gli si potevano concedere. Quindi lo stesso avrebbe dovuto sborsare all’ENI S.p.A. una rata mensile per quattro mesi pari ad € 852,67 oltre interessi, rimanendo cosi senza soldi per la sopravvivenza della propria famiglia.
Un altro caso è quello della Sig.ra A.D.G. che per quasi due anni non ha ricevuto le fatture per il proprio consumo gas. Solo dopo diversi solleciti l’ENI S.p.A. ha inviato alla Signora una bolletta gas di conguaglio per il recupero dei quasi due anni di mancata fatturazione di oltre 2700,00 euro. Anche la Sig.ra A.D.G., non avendo la disponibilità economica per poter pagare in un’unica soluzione l’importo, ha contattato il call center dell’ENI S.p.A. per chiedere una rateizzazione congrua, ma anche in questo caso le è stata rifiutata, costringendo la Sig.ra A.D.G. ha racimolare la somma occorrente e pagare l’intero importo onde evitare il distacco della fornitura.
È andata peggio, però, ai Sig.ri: S.L. di Montesilvano che dal mese di aprile 2011 non riceve la bolletta del gas e il Sig. G.D. di Pescara, che, invece, sta attendendo l’emissione della bolletta dal mese di dicembre 2010. Un caso eclatante, poi, appare quello del Sig. D.M. di Montesilvano che addirittura non riceve più le bollette dal mese di ottobre 2009, quasi tre anni. In tutti i casi i consumatori si sono adoperati per sollecitare più volte la problematica alla Società ENI S.p.A. per chiedere il ripristino del normale ciclo di fatturazione, senza però ad oggi ottenere soddisfazione, nonostante le continue rassicurazione da parte di ENI che puntualmente vengono disattese.
A questo punto ci si chiede come può impunemente una Società come l’ENI S.p.A. non inviare le bollette ai consumatori e pretendere che lo stesso paghi l’intero importo a conguaglio nel giro di qualche mese, portando le famiglie sul lastrico, in un periodo di crisi economica grave come quello attuale. Il tutto, poi, in completa violazione delle Condizioni Generali di Contratto che l’ENI S.p.A. sottoscrive con i propri utenti, le quali si rifanno alle Delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Quest’ultime, la 229/01 per il gas e la 200/99 per la luce, infatti, dettano in maniera chiara che l’utente deve ricevere obbligatoriamente una fattura almeno ogni tre mesi per il gas e almeno ogni due mesi per la luce e in caso di conguagli che superino tale periodo agli stessi le Società erogatrici di gas e luce devono concedere una rateizzazione pari al numero di fatture che l’utente avrebbe dovuto ricevere e con una periodicità pari a quella di fatturazione.
L’Associazione di Consumatori e Utenti CODICI Abruzzo ha già più volte segnalato la problematica all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per i dovuti provvedimenti del caso e, inoltre, ha in itinere l’avvio, tramite il proprio ufficio legale, di azioni civili tese a chiedere il risarcimento del danno oltre le spese legali, nonché la risoluzione del contratto per inadempienza contrattuale. L’Associazione CODICI Abruzzo, altresì, invita i consumatori intendi a sottoscrivere un contratto per la fornitura di gas o luce a informarsi attentamente sulla qualità dei servizi offerti dalla Società che si intende scegliere, onde evitare in futuro di incappare in simili problematiche che possono mettere a serio rischio la stabilità economica della famiglia. Tutti coloro, infine, che già sono vittime di tali problematiche e che vogliono tutelare i propri interessi possono rivolgersi allo sportello del CODICI Abruzzo in Via Carlo Alberto Dalla Chiesa n. 15 a Pescara o ai recapiti tel. 08577211 – mail: codici.abruzzo@codici.org.

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