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Ponti e viadotti sicuri, Codacons: “Le verifiche non si possono più rimandare”

Diffidati i prefetti di Pescara e L'Aquila: "Sono loro i responsabili della sicurezza pubblica". Chiesto inoltre il blocco dei mezzi pesanti per 30 giorni al fine di provvedere alle verifiche congiunte genio militare/gestori delle strade

All'indomani della tragedia accaduta a Genova, il Codacons concentra la sua attenzione sullo stato delle infrastrutture sul territorio, e con riferimento alla Regione Abruzzo indica una seria di manufatti che necessiterebbero di verifiche e indagine per accertarne il livello di sicurezza;

  • Viadotti A24-A25 di Popoli, Svincolo Bussi, Tornimparte
  • A25 nel tratto che collega Pratola Peligna a Cocullo
  • Tutti i viadotti autostradali A24 e A25

L'associazione chiede il blocco dei mezzi pesanti su questi cavalcavia/viadotti per 30 giorni, così da dare modo ai tecnici di provvedere alle necessarie verifiche sullo stato e la sicurezza della struttura. E impiego del genio militare - non di privati - per realizzare a stretto giro le verifiche necessarie insieme ai gestori, così da minimizzare l'impatto sul traffico.

In questo senso il Codacons ha deciso di diffidare i prefetti di Pescara e L'Aquila. A loro, chiamati in causa quali responsabili diretti della sicurezza pubblica, si chiede di disporre un blocco “temporaneo” per alleggerire il traffico sui viadotti a rischio: una necessità che s'impone alla luce dei fatti per dar modo di svolgere un'attenta opera di monitoraggio e valutazione del rischio, con disagi minimi per l'economia e il commercio (vista la possibilità per gli autotrasportatori di individuare percorsi alternativi, come accade normalmente allorché i sindaci vietano il passaggio dei TIR nel loro Comune).

Il Codacons mette il suo staff legale a disposizione dei cittadini abruzzesi che vogliano segnalare situazioni di ponti e viadotti a rischio. Per contattare l'associazione basta scrivere a info@codacons.it, o – dal 20 agosto – contattare il numero verde 800.582493.

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