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Economia

Cna Abruzzo: record negativo per le imprese artigiane nel 2011

Scendono di 234 unità le imprese artigiane nel 2011 nella nostra regione. A rendere noto lo studio la Cna, che chiede alle istituzioni locali regionali di intervenire per salvare il settore in difficoltà

I dati contenuti nell'analisi effettuata da Aldo Ronchi per il centro studi regionali del Cna certificano che l'artigianato abruzzese nel corso del 2011 ha fatto registrare un vistoso passo indietro nella nascita di nuove imprese, fino a conseguire addirittura il peggior risultato dell'ultimo decennio.

L'analisi commissionata dalla Confederazione dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa della nostra regione, presentata questa mattina  a Pescara nel corso di una conferenza stampa, rivela che la flessione dell'Artigianato abruzzese nel 2011 ha fatto segnare un record storico negativo salendo fino a -234.

I dati di sintesi del 2011 sull'andamento dell'albo delle imprese rivelano un decremento delle nuove imprese artigiane pari allo 0,64%, contro lo 0,43% del valore medio italiano.

Teramo perde 71 unità, Pescara 79, Chieti 44 e L’Aquila 41. E uniforme, anche tra i settori, il bollettino delle perdite: la più consistente nell'industria  (-129), seguito da costruzioni (-89),  riparazioni di auto e apparecchi per la casa (-52), agricoltura (-13), con le sole attività ricettive e i servizi a far segnare un andamento positivo (+32 e +12 rispettivamente).

Alla luce di questi dati, la Cna chiede al governo regionale di porre un freno a questa deriva pericolosa per il mondo delle imprese, perché c'è il rischio concreto che l'Abruzzo torni a far parte del “profondo sud” che con il presidente Lupo spera che finalmente le istituzioni locali possano attivars per salvare questo comparto fondamentale per l'economia della nostra Regione.

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