La Cgil conferma Ranieri come segretario regionale Abruzzo - Molise
Carmine Ranieri è stato rieletto alla guida del sindacato dopo l'assemblea generale del sindacato, nell'ambito del congresso che si è svolto per due giorni nel PalaBecci di Pescara
Carmine Ranieri è stato confermato segretario regionale della Cgil Abruzzo Molise. Il voto favorevole è arrivato alla fine dell'assemblea generale del sindacato nell'ambito del congresso che si è svolto il 2 e 3 febbraio al PalaBecci di Pescara, dedicato al tema "Il lavoro crea il futuro".
Nella giornata di ieri è intervenuto il presidente dell’Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto, che si è impegnato alla sottoscrizione di un protocollo che consenta un confronto continuo con le organizzazioni sindacali sull’attuazione del Pnrr, il coordinatore regionale dell’Anpi, Fulvio Angelini, che ha rappresentato la necessità di tenere alta la guardia contro le derive neofasciste ed il presidente della associazione Brigata Maiella, che ha conferito alla Cgil Abruzzo Molise la carica di socio onorario. Particolarmente emozionante è stato l’intervento di Claudio Ferrante, responsabile dell’associazione Carrozzine Determinate, che ha affrontato i temi della disabilità e delle barriere architettoniche ancora troppo presenti nelle nostre città che relegano i disabili ad una condizione di prigionia. Ha concluso i lavori Tania Scacchetti, segretaria nazionale Cgil. A conclusione del congresso, l’assemblea ha eletto il segretario generale.
Ranieri, nella sua relazione, ha ricordato il lavoro fatto in questi anni e gli obiettivi per il futuro: tanti i temi affrontati: dal lavoro, inteso sia come necessità di lavoro stabile sia come cambiamento del mondo del lavoro e nuovi lavori, alla sanità e fino ai grandi temi internazionali, come la pace, le migrazioni e la transizione ecologica. Sul Governo Meloni ha dichiarato:
"Se il buongiorno si vede dal mattino, con questo Governo la situazione è destinata a peggiorare: ci troviamo di fronte ad un esecutivo che aumenta la precarietà, reintroducendo i voucher, proponendo di nuovo la possibilità per le aziende di stipulare contratti a tempo indeterminato acausali per 24 mesi e fino a 36. Ciò avviene nonostante già oggi sette su dieci nuovi contratti sono a tempo determinato, l’11,3% dei lavoratori svolge un impiego part-time senza averlo scelto, il 10,8% degli occupati è sotto la soglia di povertà. È necessario aumentare i salari che sono erosi pesantemente dall’inflazione. Per fare ciò si devono rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro e ridurre le tasse sul lavoro”. Occorre, spiega il segretario, aumentare i salari erosi dall'inflazione e rinnovare i contratti collettivi nazionale, oltre ad abbassare le tasse sul lavoro per i datori.
"Con la pandemia ha preso piede lo smart working, che piace sia alle aziende sia ai lavoratori. Tutto ciò porta nuove problematiche di cui il sindacato deve farsi carico. Sono inoltre in continua crescita i lavoratori autonomi e, tra questi, sono sempre più coloro che chiedono diritti. Questi lavoratori necessitano di risposte collettive in termini di tutele sociali e di avere un equo compenso che sia davvero tale. A queste esigenze dobbiamo rispondere. Vi è la necessità di una riforma del mercato del lavoro che sia complessiva e che abbia una visione globale che tuteli tutti i lavoratori".
Sul fronte sicurezza, Ranieri chiede più controlli, sanzioni, formazione ma ma anche anticipo pensionistico per i lavori gravosi, meno precarietà, meno straordinari e una riforma dell'alternanza scuola-lavoro
Tra i temi affrontati anche quello della sanità:
"Stiamo massacrando il Servizio sanitario nazionale per come lo abbiamo conosciuto - evidenzia Ranieri - Se non interveniamo, tra qualche anno ci troveremo una sanità pubblica fortemente depotenziata. La vertenza sanità deve essere la priorità per tutta la Cgil e a tutti i livelli, nazionale, regionale e territoriali, con l'obiettivo di fermare questa deriva". Infine un accenno alla guerra in Ucraina:
“Serve subito il cessate il fuoco e l'avvio di una conferenza di pace. Il popolo della pace deve continuare a riempire le piazze e deve diventare un fiume in piena. Noi non saremo tra coloro che non hanno provato a fermare lo sterminio delle armi". Ranieri ha voluto dire la sua anche sulle fonti rinnovabili, che sono il futuro e devono essere promosse a discapito di quelle fossili, e sui migranti:
"Servirebbe una discussione in Europa sull’accoglienza delle popolazioni migranti, unica via d’uscita concreta, mentre oggi si assiste ad una politica populista e piena di falsità, se consideriamo che dall’insediamento del Governo Meloni gli sbarchi sono aumentati del 50%".
“Viviamo in un contesto molto difficile, è più che mai necessario mettere al centro il lavoro, la pace, la giustizia sociale, la solidarietà umana. E’ questo l’impegno ed il programma politico della Cgil Abruzzo Molise per i prossimi quattro anni”