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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

L'Adoc lancia la campagna sul caro prezzi, in Abruzzo parte un'indagine sui territori: sempre più bassa la qualità della vita

Una iniziativa nazionale che tocca anche la nostra regione, la presidente abruzzese Di Cola: "Sono sempre di più quelli che rinunciano alle cure"

Parte da Roma, ma interessa tutta l'Italia e quindi anche l'Abruzzo, la campagna nazionale di informazione Adoc contro il caro prezzi. Le famiglie soffrono, la qualità della vita cala così come le abitudine, sottolinea l'associazione dei consumatori spiegando come l'inflazione continui ad abbattersi sulla vita degli italiani mangiando stipendi, pensioni e risparmi. Di qui l'iniziativa “Ok, il prezzo è giusto? No alle speculazioni, giù i prezzi, carrelli pieni con prodotti di qualità” di cui testimonial è Marisa Laurito e che toccherà tutto il Paese.

L'Abruzzo, fa sapere la presidente locale Monica Di Cola che ha partecipato alla presentazione della campagna tenutasi a Roma, poterà avanti uno studio specifico sull'andamento dei prezzi “perché anche nell'impoverimento – sottolinea – c'è un divario tra una zona e l'altra che va monitorato. Non smetteremo di suggerire alle istituzioni di lavorare per l'abbattimento della parte di fiscalità che incide sulla spesa”.

“L'inflazione continua ad erodere il potere di acquisto dei consumatori – aggiunge -. I salari non crescono e se lo fanno persiste un progressivo disallineamento tra i volumi di spesa ed il valore di acquisto, detto praticamente 'si spende di più per comprare di meno'. Si rinuncia alla qualità, si rinuncia alle cure ed a pagare il prezzo più alto sono sicuramente i soggetti anziani e le famiglie con fascia di reddito più bassa”.

Oggi, ricorda l'Adoc, oltre 2 milioni di famiglie sono in povertà assoluta, bassi stipendi e magre pensioni vengono erosi da un’inflazione molto alta. La mancanza di adeguamenti salariali, inoltre, limita ancor di più il potere d’acquisto allargando la forbice della disuguaglianza tra le persone.

“Il prezzo dei prodotti di largo consumo cresce esponenzialmente, le persone ormai faticano a fare la spesa e a comprare prodotti per la propria sopravvivenza – aggiunge la presidente nazionale Anna Rea -. Servono provvedimenti immediati per fermare la speculazione che arriva sulle nostre tavole. Dall’origine all’ingrosso, fino al dettaglio, bisogna intervenire sulla catena del valore dei prezzi. Serve un’alleanza comune tra tutte le associazioni dei consumatori, delle aziende agricole e dell’agroalimentare contro le speculazioni e chiedere alle Istituzioni, a partire dal Governo, di intervenire subito sulla grande distribuzione organizzata che, nei fatti, determina il prezzo dei prodotti, confezionati e freschi, di rafforzare e potenziare il ruolo di Mister Prezzi che, insieme alla commissione Alert Prezzi, definita con l’ultimo Decreto Trasparenza, avviino azioni concrete, al centro come in periferia. Infine, in questa stagione di emergenza riteniamo necessario eliminare l’Iv dai prodotti alimentari di largo consumo”.

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