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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Caro bollette, associazioni datoriali e sindacati: otto proposte alla Regione per sostenere le imprese

Dall'utilizzo delle risorse alla sospensione dell'Irpef e l'Irap fino al bollo auto: in 16 firmano il documento inviato alla Regione dalla quale fino ad oggi "Sono arrivate risposte insoddisfacenti"

Otto proposte per aiutare il sistema produttivo abruzzese ad affrontare il caro-energia. Sono quelle che associazioni datoriali e sindacati hanno messo nero su bianco in un documento invito al presidente della Regione Marco Marsilio, l'assessore regionale all'energia Nicola Campitelli e quello alle attività produttive Daniele D'Amario e che segue quanto emerso dall'incontro avuto il 5 settembre.

Un incontro dal quale tengono a precisare le 16 sigle firmatarie del documento, “al di là della disponibilità, non abbiamo avuto risposte soddisfacenti. Pur rendendoci conto che la Regione non ha grandi competenze specifiche in materia di energia, ci permettiamo di insistere sul fatto che quando ci si trova di fronte a una drammatica situazione straordinaria come quella che stiamo vivendo le risposte devono essere altrettanto straordinarie e soprattutto veloci”, affermano.

La prima questione riguarda le risorse per cui alla Regione si chiede di verificare la possibilità di rimettere in campo fondi provenienti dalla programmazione 2014-2020, dall’anticipazione di quelli della nuova programmazione 2021-2027, da eventuali rimodulazione del pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) o di quelli dello sviluppo e coesione. “Queste risorse – spiegano - potrebbero essere utilizzate sia nella forma di incentivo diretto a imprese e famiglie o come costituzione di un fondo di garanzia da utilizzare tramite i confidi, in modo da avere un effetto moltiplicatore che ne ottimizzi al massimo l’utilizzo”.

Si chiede poi di prevedere proprio in questo momento in cui i rincari sono all'apice, la sospensione per 4-6 mesi delle addizionali Irpef e Irap non impegnate per il pagamento delle spese sanitarie e che pesano sui bilanci di imprese e famiglie, in modo da dare un immediato ristoro sia alle aziende che ai cittadini. Nel caso di incassi da royalties derivanti dalla produzione di energia nel nostro territorio, questa la terza proposta, “chiediamo che una quota parte di queste risorse vadano destinate a famiglie e imprese per sostenere il sistema produttivo. Nello stesso tempo chiediamo l’azzeramento di eventuali addizionali regionali presenti sulle bollette di gas e luce per un periodo di 4-6 mesi”. Altra richiesta avanzata la sospensione o la riduzione del pagamento del bollo auto per la quota parte ad appannaggio della Regione.

All'ente si chiede anche di verificare se vi siano progetti di costruzione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili giacenti nei cassetti della Regione. “In questo caso – proseguono associazioni datoriali e sindacati - vi chiediamo di conoscere quanti siano, ma soprattutto di velocizzare al massimo le pratiche burocratiche, in modo da consentirne la realizzazione nel più breve tempo possibile”.

Altra proposta quella di prevede nei nuovi fondi comunitari una misura che abbia una dotazione molto rilevante, con la possibilità di erogare un credito di imposta di almeno il 50 per cento alle imprese che decidono di installare pannelli fotovoltaici sopra i tetti dei loro capannoni in modo da avviare sia l’autoproduzione che la vendita della parte di energia eccedente ad altri soggetti. “In questo modo si eviterebbe la costruzione di nuovi impianti sul terreno che potrebbero sottrarre terra coltivabile utile all’agricoltura”, si legge ancora nel documento. Quindi il potenziamento con risorse finanziarie rilevanti lo strumento delle Comunità energetiche (auspicando la rapida soluzione del contenzioso in corso con il governo nazionale sulla legge regionale n.6/22) che possono rappresentare una delle risposte più efficaci nel breve, ma soprattutto nel medio e lungo periodo alle difficoltà legate ai costi e alla provvista di energia di cui le imprese e le famiglie hanno bisogno

Infine si chiede di “considerare, nel sostegno da concedere alle persone e alle imprese, la necessaria priorità delle aree montane, nelle quali l’emergenza energetica costituirà un problema ancor più drammatico rispetto alle altre aree della regione”.

Il documento è firmato dai leader regionali di Agci Francesco Labbrozzi, Casartigiani Dario Buccella e Flaviano Montebello, Cia Nicola Sichetti, Claai Federico Del Grosso, Cna Savino Saraceni, Coldiretti Silvano Di Primio, Confapi Luciano Marifiamma, Confartigianato Giancarlo Di Blasio, Confcommercio Roberto Donatelli, Confcooperative Massimiliano Monetti, Confesercenti Daniele Erasmi, Legacoop Luca Mazzali, Cgil Carmine Ranieri, Cisl Gianni Notaro, Uil Michele Lombardo, Ugl Gianna De Amicis.

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