Nuovo incontro sul futuro della Brioni, l'azienda: "Siamo sempre aperti al dialogo e confronto"
L'azienda ha partecipato oggi 21 ottobre ad un nuovo incontro online con il Ministero dello sviluppo economico, alla presenza della Regione Abruzzo, della Regione Lombardia e delle segreterie nazionali e territoriali delle sigle sindacali
Nuovo incontro, dopo quello avvenuto nel mese di aprile, fra la Brioni, il Mise, le regioni Abruzzo e Lombardia e le segreterie nazionali e territoriali delle sigle sindacali, relativo alla questione del piano industriale dell'azienda e dei licenziamenti ed esuberi di 320 lavoratori negli stabilimenti abruzzesi e lombardi. È stato infatti approfondito il piano industriale 2021/2025, e l'azienda ha fatto sapere che oltre 200 dei 320 lavoratori coinvolti nel piano di riduzione del personale, hanno già sottoscritto specifici accordi per la risoluzione consensuale incentivata dei propri rapporti. Inoltre, a tutti i lavoratori che intendano aderire entro il 31 dicembre 2021 e che matureranno il diritto al pensionamento durante il quinquennio 2021-2022. L'azienda ha aggiunto:
"L’Accordo garantisce un’integrazione del trattamento economico Cigo Cigs e Naspi a partire dal mese di firma dell’accordo e riconosce un importo aggiuntivo a titolo di incentivo dal primo mese dalla firma e fino alla maturazione del diritto alla pensione o al massimo fino al 31 dicembre 2025. Anche con riguardo ai lavoratori non prossimi alla pensione, l’accordo riconosce somme aggiuntive a titolo di “incentivo all’esodo” per l’intero periodo di copertura degli ammortizzatori sociali Cigo Cigs. L’accordo prevede, inoltre, l’introduzione di un incentivo aggiuntivo differenziato per due fasce di età e con riguardo ai nuclei familiari con figli minori o con particolari situazioni di disagio sociale, a ulteriore tutela di determinate categorie di lavoratori. Brioni, infine, al fine di agevolare percorsi individuali e collettivi di “outplacement”, ha supportato l’apertura di appositi punti di contatto nei propri siti produttivi, gestiti da una società leader del settore e con una fortissima presenza sul territorio abruzzese, in particolare nella provincia di Pescara, che stanno fornendo ai lavoratori consulenza sia su aspetti pensionistici, che di ricollocamento."
Saranno anche utilizzati nei siti produttivi gli ammortizzatori sociali e la Cigs per crisi aziendale come concordato con i sindacati. L'azienda ha anche informato delle novità sul piano industriale con apertura di punti vendita in Cina, la riorganizzazione delle linee produttive, un ribilanciamento della collezione verso il leisure e rinnovati investimenti in comunicazione:
"La società ribadisce, quindi, la propria ferma intenzione di voler continuare a procedere in una logica di confronto costruttivo e di dialogo con le organizzazioni sindacali e con tutte le parti, al fine di poter mettere in atto tutte le azioni necessarie per la difesa e il rafforzamento del marchio e per riportare la società a livelli di efficienza e redditività sostenibili nel lungo periodo."