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Bollette aumentate del 400%, Confcommercio lancia l'allarme: "Si rischia il collasso, il Governo deve intervenire" [FOTO]

L'associazione di categoria assieme a Federalberghi Pescara aderisce all'iniziativa nazionale di Confcommercio "Bollette in vetrina". "Situazione drammatica, bollette mensili passate da 4 mila a quasi 16 mila euro in un anno"

Bollette mensili aumentate del 400% in un anno, passate da 4 mila euro a quasi 16mila euro per un hotel di Montesilvano, maxi conguaglio da 17 mila euro per un bar del centro di Pescara. Sono numeri allarmanti e preoccupanti, che spaventano più delle conseguenze economiche della pandemia quelli snocciolati da Confcommercio Pescara e Federalberghi Pescara che hanno aderito all'iniziativa "Bollette in vetrina" lanciata dalla Confcommercio nazionale per chiedere al Governo e alle istituzioni un intervento immediato per porre un freno ai rincari esponenziali dei costi energetici, che rischiano di mettere in ginocchio e far chiudere definitivamente decine di attività ed esercizi pubblici anche a Pescara. Una situazione, come spiegano Riccardo Padovano presidente di Confcommercio Pescara, Daniela Renisi presidente di Federalberghi Pescara, Carlo Miccoli presidente provinciale di Fipe Confcommercio e Giampiero Di Biase del direttivo nazionale dei Giovani Fipe Confcommercio, che è destinata ulteriormente a peggiorare considerando le previsioni di aumento dei prezzi già per le bollette di agosto e soprattutto per l'autunno in arrivo, quando ci sarà anche la stangata sui prezzi del gas.

Padovano ha dichiarato:

"Siamo qui per aderire all'iniziativa che permetterà di mostrare direttamente ai nostri clienti la situazione drammatica per gli aumenti delle utenze. Sono bar, ristoranti, alberghi e stabilimenti balneari le attività più colpite che si sono viste recapitare bollette astronomiche, insostenibili per continuare a mantenere le imprese aperte. Una bolletta che costava 5 mila euro lo scorso anno, a partirà di consumo ora ne costa 15 mila euro. È inaccettabile e serve un intervento subito del Governo, che può riunirsi e deliberare nonostante la vicinanza con le elezioni politiche. Non possiamo essere lasciati soli: ad agosto le bollette saranno ancora più alte e molte rischiano di non aprire il prossimo anno e forse già in autunno. Servono aiuti ripartendo da settembre 2021 fino a tutta l'emergenza che attualmente non vede una fine e soluzione. Anche l'Europa deve intervenire e deve chiedersi quali interventi mettere in campo. Le bollette intanto arrivano sui conti correnti, e stiamo valutando iniziative di protesta per chiedere un aiuto. Il rischio concreto è che il consumatore, che deve iniziare a preoccuparsi, è che si debba per forza scaricare gli aumenti sui prodotti e servizi: pizzette da 1 euro a 2 euro, aperitivi raddoppiati e costi lievitati per i soggiorni negli alberghi. Noi, in queste condizioni, non arriveremo a Natale. L'allarme viene dal settore turistico, che è uno dei pilastri dell'economia nazionale e abruzzese. La politica dev'essere dalla parte dei cittadini, non delle società energetiche".

Daniela Renisi:

"L'Italia e il Governo devono iniziare ad affrontare concretamente il problema. Non bastano gli aiuti una tantum, serve un tetto massimo del costo energetico come già fatto in Portogallo  e Spagna, con prezzo massimo che attualmente è quasi la metà di quello sul mercato italiano.. Fra l'altro, le bollette con importi molto alti possono essere rateizzate una sola volta in base a quanto stabilito dai gestori, e dunque con l'arrivo nei prossimi mesi di bollette che potrebbero essere ancora più esose, non vi è una concreta via d'uscita."

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