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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Primo bilancio delle associazioni di categoria sui saldi invernali: "Nessun boom di vendite, anche il clima mite non ci ha aiutato"

Abbiamo interpellato i rappresentanti locali di Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti per capire, ad un mese dall'inizio delle svendite invernali, l'andamento degli acquisti da parte degli utenti

Saldi invernali senza grandi scossoni per i commercianti pescaresi, condizionati anche da diverse variabili fra cui il clima, relativamente mite per quasi tutto il mese di gennaio. Ad un mese dall'apertura delle svendite commerciali, abbiamo voluto sentire i rappresentanti di Confcommercio Pescara, Confartigianato Pescara e Confesercenti Pescara per capire l'andamento delle vendite e quali problematiche sono state eventualmente riscontrate. Il giudizio generale è di una sostanziale tenuta rispetto allo scorso anno, anche se per alcuni settori commerciali il calo c'è stato.

Vincenzina De Sanctis, di Confcommercio Pescara, spiega che l'andamento delle vendite ha seguito sostanzialmente le tendenze degli ultimi anni:

"A inizio gennaio, appena partiti i saldi, abbiamo visto un incremento delle vendite rispetto ai giorni precedenti in quanto si era ancora nel periodo dell'Epifania che chiude le festività natalizie, ma poi come sempre con il passare delle settimane c'è stato un rallentamento e febbraio si è aperto con una situazione sostanzialmente di stallo. Ovviamente per dei dati definitivi dovremo aspettare ancora qualche settimana con la chiusura delle promozioni. Sicuramente il clima relativamente mite non è stato dalla nostra parte: molti utenti infatti non hanno voluto acquistare capi invernali anche se scontati considerando l'andamento delle temperature che solo da qualche settimana sono tornate nelle medie del periodo. "

Fabrizio Vianale, di Confartigianato Pescara, ribadisce che l'andamento non entusiasmante è stato condizionato da vari fattori:

"Sicuramente va ribadito che i saldi ormai, con i calendari commerciali completamente sballati da promozioni "nuove" come il black friday, sono troppo anticipati. Questo anticipo già da tempo porta ad un cambiamento nelle abitudini di acquisto degli utenti, che vivono come tutti noi un momento particolare dovuto al caro bollette e all'inflazione. Fra i commercianti notiamo cali del 10% rispetto allo scorso anno o vendite sostanzialmente stabili. Per il comparto abbigliamento, pesa anche il clima anomalo vissuto in questo inverno: fino a pochi giorni fa le temperature erano miti e dunque c'era poca tendenza a voler acquistare capi pesanti che sono risultati poco venduti. In generale, da sempre gennaio e febbraio per il commercio non sono mesi entusiasmanti ma questa situazione di continue promozioni senza sosta durante l'anno penalizzano fortemente i commercianti locali. Sarebbe auspicabile quanto meno posticipare di qualche settimana le svendite in futuro:

Gianni Taucci, di Confesercenti Pescara, evidenzia proprio come siano cambiate le abitudini d'acquisto dei clienti:

"I saldi si stanno avviando verso la conclusione, e possiamo dire che fra i nostri associati le vendite hanno sostanzialmente tenuto, considerando anche il momento particolare che si vive per l'inflazione e il caro energia. Quello che si nota è che non si è acquistato nei soliti momenti a cui eravamo abituati negli altri anni. Gli utenti infatti sembrano aver cambiato abitudini posticipando o anticipando rispetto a quanto si vedeva fino a pochi anni fa. Da considerare anche un'altra variabile, quella del clima mite che non ha sicuramente favorito il settore dell'abbigliamento invernale. In generale, il momento dei saldi sembra non essere più quell'occasione per acquistare anche qualcosa di non indispensabile, ma un momento dove acquistare a prezzo scontato quello di cui si ha comunque bisogno. Da segnalare anche un altro problema che ha coinvolto alcuni commercianti, ovvero il problema del rallentamento dei rifornimenti dei prodotti".

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