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Economia

Eventi estivi, la ricaduta economica sui negozi: "Bene ma non benissimo"

Chiarolla (Ascom) e De Sanctis (Confcommercio): "Quest'anno abbiamo avuto i turisti stranieri". Taucci (Confcommercio): "Pensare a una ricollocazione del grande evento che sia centrale, ma che non blocchi la città"

A stagione ormai conclusa abbiamo voluto tracciare, insieme agli addetti ai lavori, un bilancio degli eventi estivi che si sono tenuti in città, parlando anche della loro ricaduta sulle attività commerciali. Per Gianni Taucci, direttore di Confesercenti, "i tanti eventi di quest'estate sono serviti a creare movimento turistico, far conoscere la città e farla frequentare nelle ore serali. Sicuramente ne ha tratto profitto tutto il comparto dei bar legati al territorio dove insistevano gli eventi. Va poi considerato che chi si dirige verso il luogo dello spettacolo utilizza sempre le stesse strade: chi è andato a vedere Achille Lauro ha preso come via principale corso Umberto o al massimo le sue traverse, dunque in queste aree la gente ha avuto l'opportunità di guardare qualche vetrina in più, anche se poi il pubblico che va a vedere uno spettacolo serale difficilmente fa acquisti prima".

Ne consegue che, al di là della visibilità ottenuta, "la ricaduta è stata economicamente negativa sotto il punto di vista del giorno", spiega Taucci. "In quel giorno il commercio si è fermato. È stato buono l'aver avuto 10.000 persone che hanno frequentato la città dalle ultime ore del tramonto e fino a quando c'è stato l'evento, perché hanno avuto l'opportunità di vedere qualche vetrina, ma pensiamo che un effetto positivo possa essersi semmai verificato nei giorni successivi, in quanto di solito questo è un sistema che adotta un simile meccanismo, cioè qualcuno è tornato a fare acquisti dopo ciò che aveva visto durante la sera del grande evento".

Più pessimista la presidente dell'Ascom Pescara, Olivia Chiarolla, secondo la quale "per quanto riguarda i negozi di abbigliamento l'effetto è stato assolutamente ininfluente. Magari sarà andata meglio ai ristoranti e ai bar, ma di sicuro gli esercizi che vendono vestiti non hanno beneficiato degli eventi estivi". Ma il giudizio è così tanto cattivo? Chiarolla lascia aperto un piccolo spiraglio: "L'unico vantaggio che c'è stato per la città, se non vogliamo guardare soltanto al nostro orticello, riguarda il fatto che quest'anno abbiamo avuto i turisti stranieri, e tali iniziative servono dunque a far conoscere di più la nostra realtà, nella speranza che un domani venga qui ancora più gente e che, quindi, anche le attività commerciali ne beneficino, finalmente. Al momento, però, devo dire che a noi questi eventi non hanno portato granché. Soprattutto il concertone in piazza Salotto è qualcosa che a noi commercianti non porta un bel niente".

Vincenzina De Sanctis, referente per il commercio di Confcommercio, auspica invece una maggiore programmazione: "È importante realizzare un calendario e pubblicizzarlo con largo anticipo per la stagione estiva. Ben vengano gli eventi importanti, ma che siano accompagnati anche da piccoli eventi, sia di genere culturale sia musicale, o anche di qualsiasi altra natura, perché tutto ciò fa bene al commercio". Sulla stessa linea di pensiero sembra essere Taucci: "Forse sarebbe meglio pensare a una ricollocazione del grande evento che sia centrale, ma che non blocchi la città. Bisognerebbe creare microeventi anche negli altri quartieri per devitalizzare il centro e dare un'opportunità in più ai commercianti".

A detta di Confcommercio, comunque, "il bilancio è positivo sia per i negozi sia per i bar e i ristoranti. La stagione è partita a rilento nel mese di luglio, ma in agosto abbiamo avuto tanti turisti italiani e anche stranieri", rimarca Vincenzina De Sanctis. E Taucci conclude: "Gli eventi in centro non sono utili di venerdì, sabato e domenica perché influiscono su un blocco delle vendite, causate dal fatto che viene blindata la città, non si parcheggia facilmente e comunque la gente si muove tardi, per cui farli in quei giorni significa creare un danno maggiore rispetto a quello che si può avere quando l'evento si tiene di lunedì, martedì o mercoledì. Ad ogni modo, tutti gli eventi che ci sono stati quest'estate sono serviti a dare a Pescara un certo movimento, una certa dinamicità, e a farla essere una città turistica".

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