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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Beni durevoli: diminuisce la spesa in Abruzzo, Pescara decima per incremento nell’acquisto di motoveicoli

Scende la spesa destinata ai beni durevoli in tutta la regione, ma Pescare registra il minor calo rispetto alle altre province abruzzesi

In linea con quanto accade a livello nazionale, anche in Abruzzo diminuisce la spesa destinata ai beni durevoli. Il calo è del 3,3%, lievemente maggiore rispetto a quello registrato in media in Italia, che è pari al 2,7%. Questo è quanto rilevato dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, che ha realizzato lo studio in collaborazione con Prometeia.

A penalizzare la regione sono state in particolare le contrazioni superiori alla media nazionale fatte registrare dai comparti delle auto nuove (-15,5% vs -11,2%) e usate (-5,6% vs -4,1%), alle quali, restando nell’ambito della mobilità, si contrappone un incremento della spesa in motocicli quasi triplo (+11%) rispetto alla media italiana (+4,4%)”, commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic. “Quanto ai beni per la casa, l’incremento superiore alla media nazionale registrato dai mobili (+6,1% vs 5,1%) e la miglior tenuta dei comparti dell’elettronica di consumo (-7,8% vs -14,4%) e dell’information technology (-5,8% vs -8,2%) sono controbilanciati dalla crescita meno intensa della telefonia (+3,6% vs +3,8%) e degli elettrodomestici (+0,3% vs +2,5%)”.

Tuttavia a livello provinciale Pescara non solo registra il calo minore ma anche sotto la media nazionale, ossia l’1,9%.

In provincia di Pescara, nel 2022, il reddito pro capite ha raggiunto quota 19.403 euro (+7,1%). La spesa complessiva per i beni durevoli è stata di 333 milioni (-1,9%), ovvero 2.489 euro a famiglia, con la flessione più bassa della regione: -1,9%. Su scala nazionale, i dati dell’Osservatorio Findomestic collocano Pescara al decimo posto per aumento dei consumi di motoveicoli (+14,3%, per un valore di 14 milioni) e rispettivamente al quarto e al sesto posto in termini di minore contrazione dei consumi per l’information technology (-3,8%, per 13 milioni) e l’elettronica (-6,6%, 14 milioni). Nel pescarese si è speso più per le auto usate (78 milioni, -4,9%) che per le nuove (72 milioni, -11,5%); in quest’ultimo segmento, tuttavia, la provincia guida la classifica regionale relativa al valore dei consumi, mentre è il fanalino di coda sia in quella della spesa media familiare (205 euro) per gli elettrodomestici, dove il volume di acquisti ha raggiunto i 27 milioni di euro (+0,2%), sia in quella dei consumi di mobili (81 milioni, +7,4%). La telefonia, che alimenta un mercato da 34 milioni, fa segnare l’incremento più basso dell’Abruzzo: +2,7%.

A livello provinciale Pescara (-1,9%) è seguita da Teramo (-3,2%), Chieti (-3,8%) e L’Aquila (-4,5%).

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