Restare aperti indiscriminatamente non ha alcun senso, se non quello di dare una prova muscolare ai danni del commercio urbano. L’Italia si fa riconoscere anche in questo: mentre l’Europa sceglie una direzione opposta, con la Francia che dopo aver promosso la distribuzione su grande scala proprio in questi giorni annuncia una legge per tutelare le librerie di quartiere, la grande distribuzione abruzzese sceglie l’estremismo.

La Confesercenti esprime la solidarietà ai piccoli esercizi delle gallerie commerciali, spesso alle prese con affitti da capogiro e costrette a mantenere ritmi insostenibili, ed è vicina ai dipendenti della grande distribuzione».

Lo affermano il presidente di Confesercenti Pescara Bruno Santori ed il direttore Gianni Taucci. «Proprio ai lavoratori della grande distribuzione chiederemo nei prossimi giorni di sottoscrivere “Libera la domenica”, la nostra iniziativa di legge popolare per mettere regole precise alle aperture domenicali e festive così come avviene nel resto d’Europa – spiegano Santori e Taucci – in questa battaglia ci sono già tanti commercianti urbani e molti esercenti che hanno attività nelle gallerie dei centri commerciali. La nostra è una iniziativa nazionale promossa assieme alla Conferenza Episcopale Italiana per provare a mettere regole in un settore, il commercio, che in questi anni è stato depredato da interessi finanziari che hanno impoverito i centri urbani