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Economia

Errore di Trenitalia, gli abbonamenti sui servizi interregionali sono costati più del dovuto

Le regioni hanno riconosciuto il diritto dei pendolari sia a ottenere tariffe corrette sia al rimborso delle eccedenze pagate dal 2008 fino ad oggi. Eccedenze che in alcuni casi hanno comportato un aggravio di spesa fino a 300 euro l'anno

E’ stato dimostrato che, a causa di un algoritmo errato, gli abbonamenti venduti da Trenitalia per i treni regionali, ma solo per i collegamenti che interessano più regioni (Pescara-Ancona o Avezzano-Roma, per esempio), sono stati pagati dai pendolari a un prezzo superiore al dovuto. Per questa ragione varie associazioni dei consumatori il 22 febbraio hanno avuto un incontro con il coordinamento delle regioni. 

Da questo incontro è emerso che le regioni hanno riconosciuto il diritto dei pendolari sia a ottenere tariffe corrette sia al rimborso delle eccedenze pagate dal 2008 fino ad oggi. Eccedenze che in alcuni casi hanno comportato un aggravio di spesa fino a 300 euro l'anno. Entro il 31 marzo ci sarà un ulteriore incontro tra Regioni, Trenitalia e Associazioni dei Consumatori per definire un nuovo algoritmo relativo ai costi degli abbonamenti ferroviari acquistati per viaggiare su treni interregionali. 

Per queste ragioni gli abbonati che utilizzano treni regionali per percorrere tratte che interessano due o più regioni devono conservare gli abbonamenti. "I diritti di abbonati e viaggiatori che hanno pagato tariffe più care del dovuto vanno tutelati e va riconosciuto loro un giusto risarcimento - si legge in una nota di Federconsumatori Abruzzo - Invitiamo i pendolari a conservare tutti i titoli di viaggio e rivolgersi alla Federconsumatori al fine di essere tutelato nel percorso che stiamo costruendo per ottenere eventuali risarcimenti".

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