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Abruzzo in "zona bianca" per le morti sul lavoro nei primi otto mesi del 2022: 7 i deceduti

I dati sono stati diffusi dall'osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre che vede la nostra regione fra le tre con la minore incidenza per infortuni mortali sul lavoro nel 2022

L'Abruzzo è in "zona bianca", ovvero quella con la minore incidenza assoluta di incidenti mortali sul lavoro nei primi otto mesi del 2022. Lo rivela lo studio dell'osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre. Sette i decessi sul lavoro nel nostro territorio. Mauro Rossato, presidente dell'osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering ha commentato:

“L’emergenza morti sul lavoro non si ferma. Da gennaio ad agosto 2022 sono 677 i lavoratori che hanno perso la vita da Nord a Sud del Paese con una media di 84 vittime al mese. E sono 496 gli infortuni mortali in occasione di lavoro e 181 in itinere. Lo scorso anno i decessi totali erano 772, quindi, apparentemente stiamo osservando un decremento della mortalità (-12,3%). Ma non possiamo fare a meno di sottolineare e ricordare come quest’anno siano quasi sparite le vittime Covid (14 su 677) che, invece, lo scorso anno costituivano tragicamente più di un terzo dei decessi sul lavoro (271 su 772). Come dire: “passata la grande emergenza Covid è rimasta l’immane tragedia delle morti sul lavoro. Quella per cui, purtroppo, non esiste un vaccino per placarla ma solo la formazione, l’aggiornamento e, soprattutto, la coscienza dei datori di lavoro del Paese”.

Aumentano anche le denunce totali di infortuni sul lavoro cresciute del 38,7% rispetto al 2021, arrivando a quota 484.561; con il settore della sanità in testa alla graduatoria degli infortuni in occasione di lavoro (65.913 denunce). A livello regionale, i dati vedono che afinire in zona rossa alla fine dei primi otto mesi del 2022, con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 22 ogni milione di lavoratori) sono: Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Umbria, Molise, Calabria e Puglia. In zona arancione: Basilicata, Piemonte, Toscana, Sicilia, Campania e Marche. In zona gialla: Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Sardegna e Lombardia. In zona bianca: Abruzzo, Liguria e Friuli Venezia Giulia. L'incidenza di mortalità, in base alle fasce d'età, è invece massima fra i 55 e 64 anni e la più bassa fra i 25 e 34 anni a livello nazionale.

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