L'Abruzzo è una delle quattro regioni italiane dove cala il numero di imprese artigiane nel 2021

Crescono a livello nazionale le imprese artigiane, ma non in Abruzzo che è una delle quattro regioni italiane che fanno registrare un saldo negativo. I dati sono stati diffusi dall'analisi Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del registro delle imprese delle camere di commercio. Fra gennaio e settembre a livello nazionale il saldo è positivo con 9 mila imprese in più pari allo 0,67% rispetto alla fine del 2020, un dato positivo dopo una lunga striscia negativa. Il presidente di Unioncamere Andrea Prete:

"La ripresa economica sospinge la risalita del settore artigiano, ambito importante dell'economia nazionale. Questo significa che tra gli italiani c'è un rinnovato ottimismo, una voglia di 'fare', mettendosi in proprio, che mi auguro si protragga nei prossimi mesi". Alla base dell'ampliamento della platea artigiana ci sono la forte ripresa del settore delle costruzioni (+8.795 unità nel periodo, per una crescita dell'1,80%) e la dinamicità dei servizi di supporto alle imprese (+1.287 imprese per un aumento del 2,29% nei nove mesi considerati). Non tutti i settori, però, sembrano aver risentito degli effetti della ripresa economica oggi in atto. Riduzioni consistenti in valore assoluto si registrano nel Trasporto e magazzinaggio (-930 imprese artigiane pari a una variazione del -1,16%), e, soprattutto, nelle attività manifatturiere (-2.008 imprese, pari al -0,70%)."

Analizzando i dati delle singole regioni, la Lombardia è in testa con un saldo positivo di 1.770 imprese in nove mesi, seguita dal Piemonte Piemonte (+1.192 e +1,04% in termini relativi), Lazio (1.066 e +1,11%) e Campania (+1.009 e +1,45%). In coda invece, come detto, fra le regioni con dati in negativo abbiamo Marche (-431 unità, pari ad un -0,99%), Abruzzo (-148 e -0,51%), Molise (-42 e - 0,66%) e Umbria (-35 e -0,17%).