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Economia

Abruzzo, Cna: "Dati contrastanti per le imprese artigiane"

Luci ed ombre per i dati riguardanti l'ultimo trimestre snocciolati dalla Cna e riguardanti le imprese artigiane nella nostra Regione. Boom di ristoranti ed attività di giardinaggio, ancora male il settore edile

Saldo negativo per il complesso delle imprese artigianali abruzzesi nei primi sei mesi del 2016, con dati in chiaroscuro a seconda della categoria produttiva.

La Cna ha diffuso i dati riguardanti il saldo delle imprese, negativo di 439 unità dall'inizio dell'anno. A livello territoriale, Pescara e Teramo mostrano segni di ripresa, ma la grande differenza si nota in base al settore di competenza:

"Le variazioni positive più consistenti riguardano i servizi per la persona (+23), pulizia e giardinaggio (+16), ristorazione (+17). All’opposto, registra un decremento il settore dei trasporti (-13) e rimangono pressoché invariate le costruzioni (-4), le riparazioni di auto e apparecchi per la casa (-1), le attività manifatturiere (-1). L’edilizia, va sottolineato, sembra non aver arrestato quella crisi che dura da un quinquennio, con 262 imprese in meno dall’inizio dell’anno" ha dichiarato il direttore regionale Cna Di Costanzo, aggiungendo che l'artigianato mostra ancora segni di crisi, anche se alcuni settori dimostrano una solida ripresa. Basti pensare che, escludendo l'artigianato, il saldo è positivo di 408 unità.

"Restano dunque di grande attualità quelle richieste da noi avanzate da tempo, come agevolare l’accesso al credito attraverso il potenziamento dei confidi; ridurre la pressione fiscale; riformare la Pubblica amministrazione radicalmente, snellendo soprattutto i tempi di erogazione dei fondi attraverso i bandi; avviare la rigenerazione urbana e la messa in sicurezza degli edifici, tema tornato di drammatica attualità con il sisma del Centro Italia" conclude la Cna.

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