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Cultura

Il premio "Città di Penne" all'orgoglio abruzzese di Luigi Di Giosaffatte e la narrativa di Raffele Nigro [FOTO]

Sono loro i vincitori delle due sezioni dell'edizione 2022: al primo è stato assegnato per il volume “Lucio Marcotullio, Mille mani, una sola anima”, al secondo per il romanzo "Il cuoco dell'imperatore"

Sono Luigi Di Giosaffatte e Raffele Nigro i vincitori del premio “Città di Penne”. Il primo si è aggiudicato quello della sezione “Orgoglio abruzzese” giunto alla quarta edizione con il volume “Lucio Marcotullio, Mille mani, una sola anima” edito da Tecxtus; al secondo è andato invece quello per la sezione narrativa, alla 44esima edizione, con il romanzo “Il cuoco dell'imperatore” edito da La nave di Teseo.

A presentare il libro di Di Giosafatte è stata Michela Ridolfi, giornalista professionista che per molti anni ha curato l’ufficio stampa del professor Lucio Marcotullio, e Giuseppe Ranalli, presidente del comitato regionale Piccola Industria di Confindustria Abruzzo. Una sezione quella in cui ha vinto che ha esordito nel 2016 con l’intento di sottolineare l’importanza delle radici storico-culturali del Premio, nel momento in cui esso aspira alla massima internazionalizzazione. Negli anni precedenti sono stati premiati Eusebio Di Francesco, Francesco Sabatini e Dante Marianacci. A presentare il libro di Nigro è stato invece Gino Ruozzi, Presidente dell’Adi (Associazione degli Italianisti).

I vincitori del premio "Città di Penne" 2022

Erano presenti alla cerimonia anche: alcuni rappresentanti della giuria tecnica della due sezioni, numerosi studenti delle scuole superiori di Penne e universitari, i professori dell’università federale di Rio de Janeiro Carlos Da Silva Sobral e Fernanda Gerbis Fellipe Lacerda, Giampiero Consoli, aiuto regista e studioso di cinema, il dottor Giuseppe Maiellare, rappresentante per l’Eni, che ha ribadito l’importanza del premio per i suoi alti valori culturali e sociali.

La giornata è proseguita, nel pomeriggio, con il convegno “Economia e umanesimo” svoltosi nell’aula magna della facoltà di lettere dell’università d'Annunzio di Chieti. Sono intervenuti Luigi Di Giosaffatte, direttore generale di Confindustria Chieti-Pescara, Silvano Pagliuca presidente di Confindustria Chieti-Pescara, Carmine Catenacci, direttore Dilass, Gino Ruozzi, presidente dell’Adi, i docenti dell’università di Rio de Janeiro, Antonio Sorella, docente Ud’A e direttore scientifico del comitato organizzatore del premio “Città di Penne” e Giampiero Consoli, aiuto regista e studioso di cinema.

Nell'ambito del premio si è anche tenuta una tavola rotonda per il cinquantenario dalla morte di Ennio Flaiano. A moderare l'incontro la docente universiaria Antonella Di Nallo con gli interventi di Ruozzi, Cavuti, Da Silva Sobral, Gerbis, Lacerda e Antonio Sorella.

Al termine, è stato trasmesso il film di Cavuti “Un marziano di nome Ennio,”interpretato da Massimo Dapporto, Michele Placido, Lino Guanciale e vincitore del premio per la Giornata mondiale del cinema italiano della camera dei deputati e il premio Flaiano 2022 per la regia, il soggetto e la sceneggiatura.

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