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Sabato, 1 Aprile 2023
Cultura Centro / Piazza della Rinascita

L'elefante di Vicentino Michetti, la scultura preferita dai bambini

Alzi la mano chi, da piccolo, non si è divertito almeno una volta a nascondersi sotto la sua pancia o intorno alle sue zampe. La grande statua di cemento che sorge in piazza Salotto è uno dei simboli di Pescara

Alzi la mano chi, da bambino, non si è divertito almeno una volta a nascondersi sotto la sua pancia o intorno alle sue zampe. Stiamo parlando dell'Elefante di Vicentino Michetti, la grande statua che sorge in piazza Salotto. Immancabile compagno di giochi per i più piccoli, tradizionale punto di incontro per i più grandi.

Una presenza 'discreta', visto che - a differenza, per esempio, dello sfortunato Calice di Toyo Ito - l'elefante non si trova al centro della piazza, ma sul lato sud, a poca distanza dai portici, e dunque in posizione decisamente più defilata.

L'idea dell'opera nacque, negli anni '70, come una provocazione: a Michetti non piacevano i monumenti in pietra che venivano eretti in quel periodo a Pescara, gli sembravano delle "costruzioni" più che delle sculture, e così - per tutta risposta - scelse di realizzare un grosso elefante di cemento.

L'artista, originario di Calascio, era nato nel 1909 e si era trasferito nel capoluogo adriatico insieme alla famiglia nel 1920. È scomparso nel 1997, e dunque non ha fatto in tempo ad assistere alla "seconda vita" del suo elefante.

Nel 2013, infatti, l’Inner Wheel ha sponsorizzato e finanziato la riqualificazione della statua, che con gli anni, a causa dell’esposizione alle intemperie, si era fortemente deteriorata: in diversi punti la vernice era andata via. Il resto l'avevano fatto i vandali, deturpando il manufatto.

Grazie al restauro, l'Elefante di Michetti è tornato come nuovo, pronto a tenere compagnia ancora a tante generazioni di pescaresi, presenti e future.

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