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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura Manoppello

La Sovrintendenza segnala alla Procura il Rettore dell'Abbazia Santa Maria Arabona

Daniele Parlante del Comitato “Manoppello Sicura”: “Sollevare da ogni incarico l’attuale gestione e individuare un nuovo Rettore dell’Abbazia e del Giardino”

È arrivata finalmente la svolta per quanto riguarda la devastazione del Giardino di Santa Maria Arabona che da inizio febbraio ha suscitato indignazione e proteste di migliaia di cittadini. A questa si è aggiunta anche la condanna unanime di importanti associazioni anche a livello nazionale impegnate nella tutela dei giardini e del paesaggio. In poco tempo la notizia è uscita anche fuori Regione ed è partita la raccolta firme organizzata dal Comitato “Manoppello Sicura” sottoscritta da centinaia di cittadini. Informo, a nome del Comitato che: abbiamo raggiunto il primo importante traguardo: il Consiglio Comunale Straordinario sul tema del Giardino Santa Maria Arabona.

Ringraziamo il presidente del consiglio comunale di Manoppello che ha accolto la nostra richiesta a nome di centinaia di cittadini firmatari. Durante la seduta dai toni accesi tenutasi il 12 aprile, il Sindaco di Manoppello ha comunicato che il Giardino S. Maria Arabona è sottoposto ad un Vincolo specifico sovracomunale che viene letto integralmente, il Decreto risale al 18/10/1997, ma non se ne era accorto. Durante la seduta è emerso ancora che uno dei promotori delle potature al suddetto Giardino è stato proprio l’Avvocato del Comune di Manoppello. Pochi giorni dopo il consiglio comunale la Soprintendenza ha fatto un sopralluogo al Giardino devastato e l’esito è stato: la segnalazione alla Procura della Repubblica, riscontrando interventi che hanno arrecato gravi danni al Giardino Storico svolti senza essere in possesso della preventiva autorizzazione da parte della Soprintendenza obbligatoria per svolgere qualsiasi intervento essendo sottoposto appunto al vincolo.

Nella segnalazione si richiede alla Curia il ripristino del Giardino a proprie spese sottoposto ad un progetto di recupero, altrimenti incorrerà nelle sanzioni per i danni arrecati. Ora la Procura indagherà sui danni perpetrati, sui responsabili e soprattutto sulle responsabilità decisionali. Concludo, alla luce dei fatti, sollecitiamo la Curia a prendere subito provvedimenti accogliendo i primi due punti della raccolta firme che ha raggiunto finora oltre 400 firme: 1. sollevare da ogni incarico l’attuale Gestione dell’Abbazia e del Giardino in segno di discontinuità; 2. affidamento del giardino a uno staff multidisciplinare di esperti per elaborare un progetto di recupero. Confidiamo inoltre che il Rettore stesso si prenda le proprie responsabilità e faccia un passo indietro rassegnando immediate dimissioni, chi ha promosso e coordinato tale devastazione del giardino storico dell’Abbazia Monumento Nazionale non può continuare a gestirlo.

Sulla vicenda interviene anche il Presidente di Co.n.al.pa. (Coordinamento Nazionale Alberi e paesaggio onlus) Alberto Colazilli: “Le numerose organizzazioni di protezione ambientale, oltre al Co.n.al.pa., che sono intervenute sulla questione, ovvero Pro Natura Abruzzo, Touring Club di Pescara, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, Fai delegazione di Pescara e Archeoclub nazionale, hanno sempre spiegato, con documentazione scientifica, che gli interventi nel giardino sono stati un vero disastro, eseguiti da personale non preparato in materia. Ci vorranno anni per vederlo ricostruito, con ripristino di nuove piante e ricostruzione di vedute.

Ringraziamo la Soprintendenza per il suo intervento, auspicando che il giardino possa essere ricostruito al più presto con l’intervento di uno staff multidisciplinare composto da esperti qualificati. Quella della gestione dei giardini storici è una materia specialistica e complessa che necessita di continui aggiornamenti, studi, ricerche etc. Chiediamo per il futuro un radicale cambio di rotta. Bisogna valorizzare i professionisti dei giardini storici, evitando ulteriori improvvisazioni o azioni di volontariato senza conoscenza e preparazione.

Daniele Parlante (Comitato Manoppello Sicura)

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