rotate-mobile
Cultura

L'istituto alberghiero ricorda Flaiano a 50 anni dalla morte [FOTO]

L'evento è stato organizzato nell’ambito dell’Atelier Letterario promosso dalla dirigente Alessandra Di Pietro. Presente anche il sindaco Carlo Masci

L'istituto alberghiero "De Cecco" ha voluto ricordare il grande scrittore e sceneggiatore Ennio Flaiano a 50 anni dalla sua morte, avvenuta nel 1972. A raccontare Flaiano agli studenti è stato lo scrittore Antonio Di Loreto, che ha presentato il volume ‘Il mio nome è Ennio Flaiano’: “Flaiano - ha raccontato - non amava né odiava Pescara, in realtà aveva un rapporto ambivalente con Pescara e con molte altre città, come Roma. Ed è naturale se pensiamo che Pescara è la città che ha dovuto lasciare a cinque anni, dunque non ha avuto il tempo di intrecciare una ‘relazione’ con il territorio. Così come di Roma nel 1960 scrisse che era una città libanese. C’è una sola città che ha amato: era New York, dove conosce una giornalista, Camilla Martellini, se ne innamora, ricambiato, e dunque anche la città assume un valore emotivo diverso”. 

L'evento è stato organizzato nell’ambito dell’Atelier Letterario promosso dalla dirigente Alessandra Di Pietro, che ha detto: “L’Atelier letterario non è solo l’incontro con un testo, ma è un’occasione di confronto libero, un’opportunità di riflessione e crediamo che l’incontro con l’autore sia lo strumento più efficace per avvicinare i giovani alla lettura, consentendo loro di conoscere non solo lo scrittore, ma anche l’editore, il grafico, l’illustratore, un mondo di professionisti, l’obiettivo è quello di creare momenti di dialogo diretto. Cominciamo con Flaiano che è un intellettuale di grande poliedricità, che ha lasciato tracce in tutti i settori, dal giornalismo, al teatro, letteratura e cinema, parliamo di uno scrittore sorprendente che con la sua scrittura esprime un’intelligenza profonda che incide e ha inciso sul suo tempo e sul nostro”. 

Le conclusioni sono state affidate al sindaco Carlo Masci, che ha sottolineato: “Pescara ha la grande fortuna di aver avuto tra i propri cittadini Flaiano e d’Annunzio, due grandi del '900, entrambi espressioni della pescaresità. Flaiano è stato un genio che grazie ai Premi dell’amico Tiboni siamo riusciti a far conoscere, a conservarne opera e memoria. E oggi ho un sogno, quello di riuscire a riportare a Pescara le sue spoglie, sepolte a Maccarese. La sua tomba è curata da un pescatore, un anno fa ho scritto al sindaco di Fiumicino per incontrare la sua disponibilità a trasferire nella città adriatica Flaiano, e quando mi ha detto che il cimitero di Maccarese fa capo alla città di Roma, ho scritto al sindaco Gualtieri, al quale ho ricordato che lo stesso Flaiano, in uno scritto, espresse la volontà di essere ‘sepolto sul colle che guarda il mare’ e dove si trovano anche i suoi genitori, e quel colle è il cimitero di San Silvestro”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'istituto alberghiero ricorda Flaiano a 50 anni dalla morte [FOTO]

IlPescara è in caricamento