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Cultura

Il pianista Ludovico Einaudi in concerto al Teatro Massimo

Questa sera, alle ore 21, presso il Teatro Massimo di Pescara, ci sarà il concerto del famoso pianista Ludovico Einaudi, che presenterà il suo nuovo cd "Nightbook", che segue il successo internazionale pubblicato tre anni fa "Divenire"

Il grande pianista Ludovico Einaudi torna a Pescara per presentare il suo nuovo disco "Nightbook". Appuntamento lunedì 8 febbraio alle ore 21 presso il Teatro Massimo. "Un paesaggio notturno. Un giardino rischiarato dalla luce della notte. Nel cielo scuro qualche stella, le ombre degli alberi intorno. Alle mie spalle una finestra illuminata. Quello che vedo è familiare e al tempo stesso sconosciuto. È come in un sogno, tutto può succedere". Così Ludovico Einaudi descrive "Nightbook", uscito a tre anni dal successo internazionale di "Divenire".

La notte è una chiave che permette di entrare negli universi del desiderio, del sogno, del mistero, e Nightbook è "un percorso: ogni brano è il capitolo di una storia, la sfaccettatura di un prisma, uno sguardo possibile sulle esperienze che appartengono al lato più onirico, più interno di noi stessi, la musica apre delle porte su mondi nascosti. Ascoltandola, ognuno può riuscire a entrare in contatto con le proprie emozioni profonde".

L'album, come un punto di passaggio tra la luce e il buio, tra il noto e l´ignoto, si nutre delle atmosfere dei concerti tenuti in giro per il mondo, durante i quali Einaudi ha riempito taccuini di pensieri e suggestioni, registrando gli "appunti musicali" che sono diventati l´anima di questo progetto.

"Nel 2006 ho suonato a Milano all'Hangar Bicocca circondato da I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer. Quello spazio sterminato, in cui il pianoforte sembrava perdersi, l´incombenza delle torri, mi hanno spinto a lavorare su forme musicali diverse e tonalità più misteriose. Successivamente, il concerto a Villa Adriana a Tivoli con il musicista elettronico Robert Lippok e quello al Cargo di Londra, con il video-artista Matteo Ferroni, sono stati un´occasione per riflettere su forze musicali che hanno un loro potere primordiale".

Emozioni e sensazioni da provare dentro e fuori se stessi: "Per esempio - conclude Einaudi - un pezzo come "Eros" è quasi come un rito pagano che, in un crescendo, racconta il raggiungimento di un'estasi".

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