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Cultura

"Dei nostri santi tristi", il primo libro di poesie del pescarese Matteo Di Cintio

È disponibile in libreria e nei maggiori digital store la prima raccolta poetica di questo giovane insegnante di Pescara, pubblicata da Controluna Edizioni

È disponibile in libreria e nei maggiori digital store "Dei nostri santi tristi", la prima raccolta poetica di un giovane insegnante di Pescara, Matteo Di Cintio. Il libro, pubblicato da Controluna Edizioni, casa editrice interamente dedicata ai poeti esordienti ed emergenti, è un tragitto poetico che inizia con un'immagine: il “santo triste”, marchio con cui il poeta si è sempre identificato. La poesia si configura come un processo di disarticolazione da questa immagine-spettro, uno strumento per disancorarsi dal passato e trovare una posizione nel fluire della vita, nell’imprevisto dell’incontro.

Proprio su un incontro inaspettato si concentra l'approdo di questa lettura: riconoscere l’alterità e aprirsi al nuovo finalmente, solo a patto di distogliere lo sguardo dal proprio marchio. Ecco una poesia tratta dalla raccolta: La musica è rara. Sentila fluire fra le dita per quel che ti compete. E dimenticami. Assieme a Lei. Siamo fatti della stessa flebile speranza, caustici nelle nervature dei nostri spettri muti. 

Matteo Di Cintio è nato nel 1987 e risiede a Pescara. Ha studiato al Dams di Bologna, concentrando i suoi studi sulla storia della musica. In seguito, si è specializzato per diventare docente di sostegno. Insegna in una scuola secondaria di primo grado. Appassionato di arte, ha scritto testi critici per diverse mostre.

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