A Claudio Piersanti il premio speciale Flaiano di narrativa alla carriera
La giuria dei Premi Internazionali Flaiano hanno assegnato il riconoscimento a Piersanti nella ricorrenza dei suoi primi quarant'anni da scrittore
È stato assegnato a Claudio Piersanti il premio speciale Flaiano di narrativa alla carriera.
A deciderlo è stata la giuria tecnica del Premio Internazionale Flaiano di narrativa, come riferisce Ansa Abruzzo.
A comporre la giuria Renato Minore (presidente), Donatella Di Pietrantonio, Raffaele Manica, Raffaello Palumbo Mosca, Fabio Baca e Maria Rosaria La Morgia.
«È solo una coincidenza», si legge in una nota, «ma significativa, che il premio assegnato a Claudio Piersanti cada nella ricorrenza dei suoi primi quarant'anni da scrittore». Il suo esordio nel 1981 fu "Casa di nessuno": un titolo destinato presto a diventare proverbiale, coniato a contrasto e a complemento col leggendario Casa d'altri di Silvio D'Arzo. Hanno fatto seguito a quell'esordio, tra l'altro, "L'amore degli adulti" (1989), "Gli sguardi cattivi della gente" (1992), "Luisa e il silenzio" (1997, premio Viareggio), "Il ritorno a casa di Enrico Metz" (2006, premio selezione Campiello). Nel frattempo, Piersanti ha lavorato come apprezzato sceneggiatore.
«Adesso, a quaranta anni dall'esordio», sottolinea il professore Raffaele Manica, «"Quel maledetto Vronskij", che riaffronta, varia, modifica, approfondisce i temi cari a Piersanti: l'attesa, la scomparsa, i rapporti interpersonali, la solitudine, l'imprevisto. Scrittore dallo stile terso e denso, di nascoste ricchezze, Piersanti ha come propria distinta capacità una misura naturale, un punto di equilibrio che, con disperata saggezza, si apre alle passioni e le analizza come da lontano, ma, in realtà, con la conoscenza chi ha viaggiato a lungo in loro compagnia».