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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Al via le riprese e il casting per la realizzazione de “Il Vate e lo sbirro”

Il docufilm sarà incentrato sul giallo della caduta dalla finestra di Gabriele D’Annunzio alla vigilia della Marcia su Roma, il 13 agosto 1922

Son passati esattamente 100 anni, ma il giallo legato alla caduta di Gabriele d’Annunzio dalla finestra della stanza della musica di Villa Cargnacco non è ancora risolto. Anzi continua ed è sempre più intrigante. Oggi a risvegliare l’interesse - l’incidente accadde il 13 agosto 1922 - è un docufilm tratto dal libro “Il vate e lo sbirro” di Ennio Di Francesco, già commissario di polizia.

Il docufilm ricostruisce nei dettagli la missione del commissario Giuseppe Dosi incaricato dal Viminale di capire cosa fosse accaduto a d’Annunzio. Il Dosi, assumendo una falsa identità, fece accurate indagini a Gardone e arrivò a una conclusione della quale però ancora oggi non si è certi. Alcuni storici hanno ipotizzato che l’incidente fosse stato provocato per escludere d’Annunzio dalla scena pubblica. Il rapporto del poeta con Benito Mussolini era ambiguo. Il Comandante si stava sforzando di gettare un ponte fra gli squadristi che picchiavano gli scioperanti e gli agitatori pronti a scioperare per i loro diritti.

Per spirito di riconciliazione aveva voluto organizzare un incontro con Mussolini e Nitti per il 15 agosto 1922. L’infortunio mandò tutto all’aria. Il gemellaggio tra Pescara e Gardone Riviera, «l’alfa e l’omega della vicenda dannunziana», vede nella realizzazione del docufilm “Il Vate e lo sbirro” una significativa tappa della ripresa di una collaborazione storico-culturale nel nome di quella conoscenza, di quell'amore per il Vate che rappresenta la comune cifra distintiva tra le due città. Riprese e casting per la realizzazione del film hanno avuto inizio da poco.

La casa produttrice pescarese Best Service di Silvano Console ha ottenuto l’appoggio dalla Polizia di Stato e da numerosi altri enti patrocinanti. Il film tratta proprio dell’indagine segreta del commissario Dosi sulla misteriosa caduta (appunto definita “il Volo dell’Arcangelo”) di d’Annunzio a Villa Cargnacco, oggi Vittoriale degli Italiani, il 13 agosto 1922, che precedette la presa del potere di Mussolini (Marcia su Roma del 27 ottobre 1922), per cui Nitti commentò: “Se D’Annunzio non fosse caduto dalla finestra e l’incontro programmato tra lui, Mussolini e me fosse avvenuto, forse la storia d’Italia avrebbe seguito un altro cammino”.

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