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Cultura

Se Pescara sarà Capitale del Libro a scriverla e raccontarla saranno i cittadini

L'assessore Paoni Saccone, il sindaco Masci e la dirigente Pollio presentano l'ambizioso progetto con cui puntano al riconoscimento per il 2022: l'11 febbraio la presentazione all'Aurum

La città come un grande libro animato, in cui tutti possono essere scrittori e diventare protagonisti di una grande storia fatta di partecipazione, dove i libri diventano veri e propri tesori da trovare e le persone, con le loro storie, racconti di vita e volti di integrazione e inclusione.
Il tutto facendo della città un grande contenitore culturale capace di coinvolgere grandi e piccini, anche attraverso il valore della sostenibilità tanto cara all'agenda europea 20/30.

Può essere sintetizzato così l'ambizioso progetto “La Città Libro” con cui Pescara punta a diventare Capitale nazionale del libro 2022 e scalzare le sette città concorrenti: Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Ivrea, Nola, Pistoia e Pordenone. Un'iniziativa fortemente voluta dall'assessorato alla Cultura guidato da Mariarita Paoni Saccone, certa che Pescara abbia tutte le carte in regola per aggiudicarsi il riconoscimento avendo, dichiara, "una grande vitalità culturale". A guidare i cittadini nel “labirinto” della “città-libro” sarà una App, grazie alla quale potranno conoscere tutte le iniziative e partecipare alle stesse. Per ogni dubbio o anche solo a spronarvi ci saranno, anche in giro per la città, Pescarina e Pescarino, le stelle marine mascotte dei Giochi del Mediterraneo del 2009 che tornano ad essere amici della città, seppur in abiti totalmente rinnovati grazie alla creatività dei ragazzi della Scuola del Fumetto. 

A spiegare nel dettaglio come Pescara si trasformerà in questa immaginifica “città libro” è Gabriella Pollio, dirigente del Settore cultura del Comune di Pescara. Innanzitutto il potenziamento della nuova sede della biblioteca civica, che sarà ospitata nel Circolo Aternino riportando tutta la cultura del territorio in un luogo solo e identificativo; poi la creazione del libro collettivo “Tante penne un solo libro” il cui primo capitolo sarà affidato ad uno scrittore di fama nazionale, ancora da individuare, con gli altri che saranno invece frutto della creatività dei pescaresi, le cui pagine saranno giudicate dai cittadini stessi dopo la pubblicazione sui giornali e da una apposita commissione tecnica. Quindi i “Libri da liberare”, grazie al quale nascerà un coordinamento per la gestione dei libri usati che saranno catalogati e portati, sempre grazie alla App, alle associazioni che ne faranno richiesta. E poi, sulla scia dell'attrice Emma Watson a New York, la caccia al tesoro che si terrà ogni 15 giorni in un luogo diverso della città. Quale, di volta in volta, lo si scoprirà solo leggendo i giornali. Trovare il libro sarà il primo passo: il secondo partecipare, il giorno dopo, all'incontro con l'autore.

Non finisce qui. Altre due le iniziative promosse nell'ambito del progetto: la creazione del museo delle storie dove, con tecniche di realtà aumentata, saranno raccontate dei personaggi mportanti della città e la nascita del comitato “Nuovi cittadini-Nuove storie” in cui i pescaresi, magari non di nascita, ma arrivati da tutte le parti del mondo, si potranno raccontare promuovendo valori fondamentali come integrazione ed inclusione.

Un progetto decisamente ambiziosi che sarà presentato venerdì 11 febbraio alle 14.30 all'Aurum, davanti alla commissione ministeriale cui spetterà l'ultima parola per l'assegnazione dei 500 mila euro destinati alla città che diventerà Capitale nazionale del libro 2022. E se sarà Pescara, di suo, il Comune, ha tenuto a precisare Sacconi, ci metterà altri 110 mila euro. E che Pescara possa farcela ne è convinto anche il sindaco Carlo Masci: “la nostra è una città che si muove e viaggia sempre veloce Cii presenteremo con i piedi per terra, ma sapendo che possiamo volare alto come abbiamo già dimostrato in tante altre occasioni”. Come a dire, citando Flaiano, che Pescara sogna con i piedi fortemente piantati nelle nuvole.

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