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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Vicenda Soget: Mazzocca chiarisce e annuncia azioni legali contro l'Aca 

Il Sottosegretario alla Presidenza d'Abruzzo ha spiegato oggi, in conferenza stampa, i vari passaggi che lo riguardano relativi all'inchiesta e ha annunciato un'azione risarcitoria riconsegnando la delega al servizio idrico integrato

Il Sottosegretario alla Presidenza d'Abruzzo Mario Mazzocca ha spiegato oggi, in conferenza stampa, i vari passaggi che lo riguardano relativi all'inchiesta Soget e ha annunciato un'azione risarcitoria contro l'Aca riconsegnando, di conseguenza, la delega al servizio idrico integrato.

"Fin da domani - ha sottolineato Mazzocca - avvierò una decisa azione risarcitoria nei confronti di Aca al fine di accertare la vicenda a tutela della mia persona e della mia immagine e, soprattutto, per avere il risarcimento di un danno che ho finora subito sul quale, a questo punto, non voglio più soprassedere. L'atto successivo all'avanzamento dell'azione legale sarà quello di riconsegnare al Presidente D'Alfonso la mia delega al servizio idrico integrato per evitare situazioni di incompatibilità anche solo ipotetiche". 

"Il sottoscritto - ha spiegato Mazzocca - dispone di un locale di proprietà a destinazione non residenziale (autorimessa) sito in Caramanico Terme al Viale della Libertà n.25, dotato di un unico lavandino. Il suddetto locale non viene più utilizzato in alcun modo, né dallo scrivente né da terzi, da circa venti anni, ovvero da quando il sottoscritto ha trasferito il proprio domicilio dalla prospiciente unità immobiliare all’attuale abitazione in cui risiede stabilmente. A seguito della lettura del contatore da parte di incaricati ACA (avvenuta in data 28.07.2011), avvertito circa l’esistenza di una più che probabile rottura della tubazione idrica di adduzione dal contatore al punto di erogazione, provvedevo immediatamente a chiudere il contatore medesimo e, alla presenza di incaricati ACA e del proprio idraulico di fiducia, ad individuare congiuntamente la causa della suddetta perdita come sopra descritta. Alcuni mesi dopo, su mia richiesta, il contatore fu definitivamente 'sigillato' da un incaricato ACA. Una situazione incredibile, connotata da una serie di coincidenze apparentemente 'sospette', ma che sono certo possa ampiamente risolversi fin dal 1° grado di giudizio, essendo estremamente convinto di bontà ed efficienza del nostro sistema giudiziario, nel quale, dunque, confido ciecamente".

E ancora: "Il debito vantato dall’ACA, rateizzato dalla SOGET in 14 rate per complessivi € 22.528,48, è stato interamente saldato entro il 23 maggio 2016; chiesi ad ACA di essere ammesso a conciliazione manifestando la mia disponibilità al pagamento dell’importo a saldo e stralcio di ogni debito in data 3 luglio 2014, dunque oltre un anno prima della notizia (appresa ancora solo ufficiosamente il 9 luglio 2015) di essere 'persona sottoposta alle indagini'. Riguardo al mio coinvolgimento nella vicenda Soget, ritengo l’ACA l’unica responsabile di una gravissima ingiustizia perpetrata nei miei confronti, che ha cagionato a me e alla mia famiglia un immenso danno sia materiale che immateriale. Sussisterà pure, infatti, il diritto-dovere dell’utente di controllare il proprio contatore in ragione di un regolamento interno datosi autonomamente dall’ACA, ma ciò non esime ACA stessa dall’omettere i controlli per 7 anni e mezzo di fila, così come non la pone al riparo dagli effetti degli errori commessi nelle operazioni di evidenziazione del debito. Perché è accaduto ciò? Francamente lo ignoro. Certo è che da domani mi muoverò per promuovere un’azione legale nei confronti di ACA a tutela della mia persona e della mia immagine. Il successivo immediato passo, ovviamente e doverosamente, sarà quello di riconsegnare nelle mani del Presidente D’Alfonso la delega al "Servizio Idrico Integrato" a suo tempo affidatami".

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