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Cronaca Farindola

Valanga Hotel Rigopiano, svelati i messaggi di una delle vittime: 40 ore di agonia

Clamorosa svolta nell'inchiesta: i contenuti del telefono di Paola Tomassini dimostrerebbero che non tutti gli ospiti del resort sono morti sul colpo. Lʼultimo messaggio inviato via Whatsapp alla famiglia: "Vi amo tutti"

"Paola Tomassini non è morta il 18 gennaio ma è sopravvissuta per alcuni giorni, ha tentato di inviare messaggi Whatsapp con richieste di aiuto e ha inviato un saluto a tutti i suoi cari. La famiglia tutta chiede di essere rispettata in questo ennesimo dolore e pretende la massima riservatezza e rispetto da parte di tutte le testate giornalistiche e mass media. Certi che questo costituisce un ulteriore elemento di indagine per la Procura, sulla quale si ha completa fiducia per ottenere giustizia per la propria cara, e le altre vittime".

Lo fa sapere l'avvocato Rosanna Polini, che assiste i famigliari della 46enne marchigiana rimasta vittima della valanga di Rigopiano insieme al fidanzato Marco Vagnarelli e ad altre 27 persone. I parenti di Paola sono stati informati solo adesso che, per almeno 40 ore e 47 minuti, la donna ha cercato di mandare 13 messaggi e di fare 15 telefonate per invocare aiuto. In un sms scriveva: "Sono bloccata dalle macerie, aiutoooo". In un altro: "C'è stata un'esplosione". 

Queste richieste di soccorso non sono mai giunte a destinazione perchè nel resort, dopo la slavina, non c'era più campo. Alla fine, il saluto rassegnato sulla chat Whatsapp di famiglia: "Vi amo tutti, salutami mamma". Un'ipotesi, quella degli investigatori, che sarebbe avvalorata dal fatto che il corpo senza vita della Tomassini è stato trovato con il telefonino ancora in mano. Dunque, i contenuti del cellulare di Paola dimostrerebbero che non tutti gli ospiti dell'hotel sono morti sul colpo.

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