Tragedia sulla ferrovia Adriatica, uomo travolto dall’Intercity Milano-Pescara
La vittima aveva 34 anni. Traffico dei treni sospeso per circa 4 ore, ieri sera, nella tratta tra Marotta e Senigallia. Disagi anche alla stazione di Pescara. La protesta di un viaggiatore che era sul convoglio
Traffico dei treni sospeso per circa 4 ore, ieri sera, nella tratta tra Marotta e Senigallia lungo la linea ferroviaria adriatica, dopo l’investimento mortale di una persona da parte dell’Intercity 613 Milano-Pescara. Entrambi i binari sono stati bloccati per consentire gli accertamenti da parte di polfer e autorità giudiziaria. Sul luogo anche i tecnici di Rfi.
La vittima, poi identificata, è un uomo di 34 anni. Oltre dieci i treni coinvolti, la maggior parte Frecce ma anche un Intercity notte, che sono rimasti fermi alle stazioni di Fano, Falconara, Ancona e Senigallia, accumulando ritardi fino a 210 minuti. Disagi anche alla stazione di Pescara.
Per i servizi regionali sono stati attivati trasporti sostitutivi con bus navetta tra Senigallia e Fano. Ai viaggiatori è stata prestata assistenza da Trenitalia con distribuzione di acqua. Ma oggi uno dei viaggiatori che erano a bordo dell'Intercity 613, rimasto bloccato, protesta:
"Siamo stati lasciati 193 minuti senza assistenza, senza acqua, generi di confronto o informazioni".
Il viaggiatore, autista di ambulanze in pensione, ha capito subito che cosa era successo, "anche se il personale di bordo prima ha parlato di un problema tecnico, e solo dopo di accertamenti dell'autorità giudiziaria". Oltre 100 persone a bordo, tra cui "bambini e anziani", non avrebbero ricevuto né acqua né viveri, e a un certo punto l'impianto di aerazione della carrozza 7 si sarebbe bloccato:
"Una donna ha avuto un attacco di panico - lamenta il viaggiatore - e abbiamo dovuto calmarla noi".
Da Trenitalia spiegano che l'assistenza ai passeggeri dell'Intercity è stata resa difficoltosa dal fatto che fosse l'unico treno rimasto sulla linea. Comunque, rassicura Rfi, è stato fatto "il possibile".
