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Cronaca

Tutela del mare e del fiume, Confesercenti: "Ecco perchè manifesteremo"

Fava, Taucci e Di Giuseppe: "Troppo immobilismo, la politica si metta all'opera". Albergatori, balneari e pubblici esercizi si mobilitano in vista dell'evento di domani mattina

"Non riusciamo a capire cosa si aspetti ad andare a chiudere gli scarichi abusivi che tutti conosciamo lungo il fiume Pescara, e non riusciamo a capire cosa aspetti l'Aca a dare una risposta vera sul funzionamento del depuratore al confine fra Pescara e Francavilla. La politica sta dimostrando di non essere in grado di fare il proprio dovere ed è per questo che per domani abbiamo convocato assieme ad altre associazioni una grande mobilitazione".

Lo afferma la Confesercenti, che si è mossa non solo come confederazione provinciale ma anche come Assoturismo-Confesercenti, che riunisce i pubblici esercizi e gli hotel, e Fiba-Confesercenti, l'associazione degli stabilimenti balneari. Domattina all'Auditorium Castellammare è prevista un'assemblea pubblica sul tema della tutela del mare e del fiume.

Per il presidente Raffaele Fava e il direttore Gianni Taucci, infatti, "la politica sta guidando l'economia pescarese verso il bis dello scorso anno senza aver chiuso un solo scarico abusivo e senza aver dato risposte sul depuratore di Fosso Pretaro. Il rischio di vedere divieti di balneazione in ampi tratti di spiaggia a nord e sud del fiume Pescara è inaccettabile perché annunciato e atteso. Questo immobilismo è figlio di una burocrazia che l'economia non può più permettersi".

Assieme a Confesercenti, Fiba-Confesercenti e Assoturismo-Confesercenti ci saranno Confcommercio, Cna, Confartigianato, Federalberghi, Alberghiamo, Federturismo, Assobalneari-Confindustria, Sib-Confcommercio, Ciba, Cna Balneatori, Forum H20, Federconsumatori, Associazione B&B Parco Majella Costa dei Trabocchi, Uppi, Fimaa.

"Diciamo con forza che è giunto il momento di dare una scossa alle istituzioni - conclude Elio Di Giuseppe, presidente dei balneari di Fiba-Confesercenti - Tutto il territorio regionale rischia di essere danneggiato da una cattiva pubblicità sulla balneabilità della città principale, e la politica deve svegliarsi".

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