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Cronaca Farindola

"Sei il papà di una vittima? E chi se ne frega". La vergogna del turismo macabro a Rigopiano

Incredibile ma vero, così si è sentito rispondere Marcello Martella da una delle persone che ieri, approfittando della bella giornata, non hanno trovato di meglio che trascorrere la Pasquetta curiosando tra le macerie dell'albergo

"Sei il papà di una delle vittime di Rigopiano? E chi se ne frega". Incredibile ma vero, così si è sentito rispondere Marcello Martella, padre di Cecilia Martella, da uno dei turisti del macabro che ieri, approfittando della bella giornata di sole, non hanno trovato niente di meglio da fare che trascorrere la Pasquetta curiosando tra le macerie dell'albergo di Farindola, travolto da una valanga il 18 gennaio 2017.

Centinaia di persone (tra cui anche bambini) si sono ritrovate sul luogo della tragedia per scattare fotografie ed entrare - senza autorizzazione - nell'area. Il papà di Cecilia ha affrontato personalmente questi individui facendo loro notare che era proibito accedere al sito. Qualcuno, dopo aver appreso che si trattava del famigliare di uno dei 29 angeli, si è scusato, ma c'è stato anche chi - con un'insensibilità davvero assurda - ha continuato imperterrito nella sua "gita della morte".

Alla fine Martella è stato costretto a chiamare i Carabinieri, che ora faranno un rapporto sulla vicenda, anche perchè in teoria il posto dovrebbe essere presidiato. Ricordiamo che i parenti delle vittime di Rigopiano sono ancora in attesa, dopo quasi un anno e mezzo, di poter rientrare in possesso degli effetti personali dei loro cari, che si trovano sempre lì dove un tempo sorgeva il resort. Oggi il Comitato Vittime presenterà un esposto nei confronti della ditta che ha la gestione della bonifica della zona.

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