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Cronaca

Trivellazioni, la prof. D'Orsogna sui test petroliferi lungo la costa pescarese

É arrivato il 13 Settembre 2011 il parere positivo "con prescrizioni" da parte del Ministero dell'Ambiente per consentire alcuni test petroliferi al largo di Ortona e Pescara. Ecco il parere della prof. D'Orsogna

É arrivato il 13 Settembre 2011 il parere positivo "con prescrizioni" da parte del Ministero dell'Ambiente per le le concessioni d507 e d492 per alcuni test petroliferi al largo di Ortona e Pescara.

Le ispezioni saranno effettuate con la tecnica dell'airgun, cioè degli spari ad alta intensità di aria compressa sulle coste. l'Intensità dei riflessi che ne deriveranno sarà direttamente proporzionale alla presenza o all'assenza di petrolio sotto la costa adriatica. Nulla di "fortemente inquinante" dal punto di vista chimico per adesso, ma che potrebbe incidere sull'ecosistema marino. Secondo gli ambientalisti, i forti rumori provocati da questi spari di aria compressa infatti disorientano i pesci che solitamente tendono a recarsi verso riva. In molti casi interi branchi di pesci vengono lesionati dagli spari e muoiono. Le correnti le trasporteranno sulla riva. Ma quel che preoccupa di più gli ambientalisti è la sorte dei delfini. In questi mesi infatti i delfini già disorientati dall'azione impattante dell'uomo si sono recati lungo le coste adriatiche soprattutto in zona Chieti-Pescara.

Una situazione di forte impatto ambientale che, secondo gli ambientalisti, potrebbe compromettere anche la pesca come si è già verificato dopo l'approvazione della d505 nella zona di Vasto e delle isole Tremiti. Anche questa concessione era stata richiesta dalla Petroceltic e che aveva fortemente indignato i cittadini di Chieti che hanno da sempre espresso una forte contrarietà esattamente come è accaduto a Pescara.

La motivazione che ha spinto l'approvazione delle concessioni verte principalmente sul fatto che  per il Governo "non sussistono vincoli ambientali lungo la costa teatina e pescarese".

La dottoressa Maria Rita d'Orsogna, docente di Matematica presso l'Università di  Northridge in California, ha precisato che studi fatti in tutto il mondo dimostrano come l'estrazione di petrolio possa aumentare il rischio sismico a causa del vuoto che si crea nel sottosuolo mano a mano che si estrae l'oro nero.

Un oro nero che tanto oro non è in Italia: la qualità del petrolio pescarese ma anche quello che è stato estratto in altre zone della penisola presenta infatti una quantità elevatissima di zolfo che non solo eroderebbe i tubi entro cui l'estratto dovrebbe confluire causando danni ambientali oltre ad una spesa ingente destinata alla manutenzione.

I rischi non diminuiscono al momento della raffinazione perché lo zolfo verrebbe diffuso nell'aria sotto forma di idrogeno solforato che, una volta inalato crea danni immediati all'organismo umano ed animale. Lo zolfo che si deposita sul terreno poi, renderebbe i terreni incoltivabili oltre che fortemente inquinati.
E' per questo che, dopo la chiusura di Ombrina mare, la D'Orsogna si chiede come mai la Regione Abruzzo non blocchi immediatamente queste sperimentazioni volute fortemente dalle multinazionali del petrolio.

E così la D'Orsogna ha chiesto al presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio e ai suoi assessori all'ambiente e al turismo Eugenio Caporella e Remo Di Martino, al presidente della provincia di Pescara Guerino Testa e al Sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia "di essere piu' attivi nella difesa del mare, senza paura, senza stupidi calcoli politici, e nell'interesse generale".

La Prof.sa D'Orsogna chiede inoltre a Mauro Febbo "di opporsi con vigore contro le trivellazioni invece che contro il parco".

"L'approvazione di queste concessioni mostra ancora una volta quanto importante sia il coivolgimento delle persone. Poiche' la nostra classe politica continua a mostrarsi del tutto incompetente e' necessario che ciascun cittadino vigili maggiormente e sia piu' attivo nella difesa del territorio, scandalizzandosi e esigendo che chi governa lo faccia nel nostro interesse e non per avvantaggiare il business della Petroceltic". ha concluso la D'Orsogna.

Per i cittadini che vorranno leggere i documenti ministeriali concernenti le "concessioni d507 e d492 potranno farlo collegandosi a questo link:  https://dorsogna.blogspot.com/2011/09/ortona-e-pescara-arriva-lairgun.html

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